«La sinistra deve essere qui, accanto alle lotte sindacali per i diritti delle lavoratrici e ai lavoratori e per contrastare organizzazioni datoriali che vogliono soltanto libertà di sfruttamento».
Queste le dichiarazioni del Capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, presente allo sciopero a Genova delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi in appalto di pulizia e sanificazione.
«Queste lavoratrici svolgono un ruolo essenziale per il contenimento del contagio da covid-19. Negli ospedali, nelle RSA, nelle scuole, nei tribunali, nelle fabbriche e negli uffici pubblici e privati. E oggi, giustamente, scioperano. Perché le associazioni datoriali fino ad ora hanno fatto orecchie da mercante, e da oltre 7 anni lavoratrici e lavoratori attendono il rinnovamento del contratto collettivo nazionale. E perché le retribuzioni sono basse, salute e sicurezza precarie e i diritti pochi».
«Le imprese, però, non vedono di buon occhio queste doverose proteste e, tramite una nota emessa dalla Commissione di Garanzia, hanno dato indicazione ai capi cantiere di incidere su turnazioni, riposi e inserimento di ulteriore personale a copertura dei servizi minimi anche nei cosiddetti reparti covid. Un modo non troppo velato per provare a far desistere il personale dallo sciopero».
«Ma scioperare è un diritto e, in questo caso, un dovere. Perché le rappresentanze datoriali non rispettano gli impegni, fanno saltare gli incontri programmatici, e mettono in discussioni diritti, tutele e un aumento salariale congruo e dignitoso. Perché, in questo momento di pandemia, stanno sfruttando il senso di responsabilità del personale (per il 70% composto da donne) senza migliorare minimamente le condizioni o i carichi di lavoro».
«Se la Sinistra vuole ripartire, vuole tornare a essere concreta e utile, deve ripartire da qui, da queste piazze. Perché queste manifestazioni, organizzate nel rispetto delle misure anti contagio, sono un grande esercizio di democrazia e responsabilità».