“Troppo comodo, Signor Sindaco, nascondersi dietro la scusa “non abbiamo scelta!”, ritornello che abbiamo ascoltato troppe volte dalla voce di chi ha la precisa responsabilità di indirizzare le scelte della nostra comunità.” Così la segreteria provinciale Cgil, che continua: “Non è accettabile, soprattutto durante una pandemia, squalificare le rimostranze legittime dei cittadini bollandole come “ansie”. Le persone che tutti i giorni prendono gli autobus appartengono spesso alle fasce più deboli della popolazione, sono anziani, studenti, lavoratori: meritano molto di più da chi li rappresenta. Le condizioni nelle quali versa il trasporto pubblico locale sono gravi, lo dimostra l’assoluta inadeguatezza a svolgere la sua funzione trasmettendo agli utenti un senso di sicurezza.”
Prosegue la nota: “Nessuno nega che la situazione che viviamo, del tutto inedita, ha colto tutti impreparati e ci ha costretti a rivedere le nostre abitudini e a ripensare il nostro modello di società, ma ne usciremo solo con la capacità di compiere scelte coraggiose ed assumendoci la responsabilità di quelle fatte, non rifuggendola. Certo, questo non dipende solo dal Primo Cittadino della città capoluogo, né è responsabilità esclusiva dell’attuale gruppo dirigente territoriale; ma il fatto che le responsabilità siano diffuse non significa che nessuno le abbia: significa che le responsabilità vanno condivise attraverso il coinvolgimento di tutte le parti interessate. Che fine ha fatto il tavolo permanente che riuniva tutti i soggetti interessati che si era impegnato a costituire durante la campagna elettorale che l’ha vista diventare primo cittadino? Ha scelto di non convocarlo mai!”
Ed ancora:”Da quest’estate abbiamo suggerito una serie di misure volte ad affrontare questa difficile situazione: un piano degli orari cittadini e provinciali con il coinvolgimento attivo delle scuole, dei mobility manager e degli esercizi commerciali per mettere a sistema le criticità ed individuare insieme le possibili soluzioni. In questi anni, sotto la sua guida, si sono compiute delle scelte che hanno penalizzato il trasporto pubblico e queste scelte pesano come macigni sulla capacità del trasporto pubblico di far fronte ad uno stato emergenziale. Favorire l’utilizzo di auto private in centro città, ad esempio, è una scelta che questa Amministrazione compie in modo sistematico e ha determinato un aumento del traffico che penalizza chi gestisce il trasporto pubblico, aumenta i consumi di carburante e grava sulle condizioni di mezzi già decrepiti. Di contro, favorire il decentramento dei servizi essenziali per il cittadino in modo da limitare gli spostamenti delle persone gioverebbe sia al traffico che alle persone più fragili.”
Conclude la Cgil spezzina: “Il fatto che alcuni autobus nuovi siano arrivati è sicuramente una buona notizia e non sta a noi sottolineare i meriti di chi l’ha preceduta. Ci interessa di più la discussione monca e strumentale che si è svolta sul piano industriale dell’azienda di trasporto pubblico locale, frutto anche questa di una scelta: ridimensionare ruolo e funzioni di ATC. E non è stata una scelta quella di privare ATC di oltre 700mila euro di trasferimenti della Provincia e del Comune della Spezia? Il servizio navetta dai parcheggi di interscambio è stato sospeso durante il lock down: non ripristinarlo è una decisione politica. Se ne assuma la responsabilità! Lo ripristini, può farlo! Scelga di portare avanti una politica sulla mobilità complessiva nel territorio spezzino, lo chiediamo da tempo! Grazie al lavoro svolto in continuità con quello delle giunte precedenti, oggi le risorse sono disponibili".