In seguito alla convocazione dei giorni scorsi dell’Amministrazione Regionale per la seconda Conferenza dei Servizi avente ad oggetto il procedimento di rilascio del Provvedimento di autorizzazione unica regionale (PAUR) sul progetto del Biodigestore in località Saliceti (Comune di Vezzano Ligure), la sindaca di Santo Stefano Magra Paola Sisti ribadisce con forza la sua opposizione al progetto.
«In premessa voglio sottolineare come praticamente il giorno dopo il risultato elettorale si è deciso di convocare detta Conferenza quando poteva essere convocata anche prima delle elezioni – afferma Sisti – Riteniamo questo un atto di per sé poco elegante visto che questo progetto è ad oggi contestato non solo da più Sindaci dei Comuni interessati ma anche da una parte significativa della maggioranza che ha rivinto le elezioni in Regione. Ritengo comunque in dovere istituzionale rispettare la convocazione che vede un ruolo di semplice Amministrazione Interessata al procedimento da parte della Amministrazione Comunale che rappresento.
La sottoscritta insieme a Monia Dal Cielo, responsabile del servizio ambiente, e i consulenti a suo tempo incaricati di seguire il procedimento, parteciperà alla riunione in oggetto non solo per ribadire con forza il mio “NO” al progetto del Biodigestore ma anche per i seguenti motivi che sintetizzo per praticità e chiarezza:
- l’illegittimità della procedura in corso considerato che il sito di Saliceti non è previsto dalla vigente pianificazione provinciale e regionale nonostante le forzature extra-procedimentali a opera dell’Amministrazione Regionale;
- i rischi ambientali e sanitari per gran parte dei cittadini residenti nella Provincia spezzina che comporterebbe la scelta di un sito vicino al Fiume Magra e alle falde da cui viene derivata l’acqua potabile;
- la necessità di archiviare la procedura di autorizzazione in corso e riaprire la pianificazione pubblica con una nuova Valutazione Ambientale Strategica per scenari alternativi di sito e tecnologia, al fine di raggiungere al più presto la chiusura del ciclo dei rifiuti nel rispetto delle specificità ambientali e sanitarie dei territori interessati.»