“Siamo qui per denunciare una situazione di obiettiva difficoltà che sta vivendo il sistema sanitario spezzino. Il fatto grave è che si sta cercando di coprire questa difficoltà con misure di carattere propagandistico”.
Parola di Andrea Orlando, vicesegretario nazionale del Pd, che stamattina ha incontrato la stampa al confine della “zona rossa” dell’Umbertino insieme a Davide Natale e Fabrizia Pecunia, candidati dem alle prossime elezioni regionali. L’accusa di Orlando riguarda infatti la recente ordinanza della Regione che, fra le altre restrizioni, ha imposto nella zona del quartiere Umbertino il divieto di ogni tipo di assembramento, con la possibilità di transitare nell’area senza però fermarsi. Un provvedimento che sarebbe stato imposto per via del focolaio scoppiato nella comunità dominicana, presente in gran numero in piazza Brin e dintorni.
Una scelta criticata aspramente da Orlando e colleghi: “Non vogliamo dare colpe a nessuno, ma segnaliamo che il provvedimento assunto non ha alcun senso. Non è mai stata emanata un’ordinanza del genere, che non chiude nemmeno il quartiere, ma solo per propaganda individua un perimetro in cui non si capisce bene cosa non si possa fare. È un provvedimento che riesce a produrre il massimo del danno senza nessun beneficio: ci troviamo di fronte a una delle ordinanze più stupide mai emanate durante l’emergenza. Un provvedimento del genere non è stato adottato in nessun altra città italiana”.
Orlando ha anche annunciato che il Pd chiederà un confronto con le autorità locali, aggiungendo che “anche il Prefetto deve porsi la domanda se esista una manifesta illogicità del provvedimento”, sottolineando poi il danno economico che subiranno le attività commerciali del quartiere Umbertino.
“Gran parte della comunità dominicana si muove nella città – ha fatto notare il vicesegretario nazionale del Pd – lavora nelle famiglie, quindi l’ordinanza non risolve assolutamente niente, ammesso che il problema derivi dalla comunità dominicana. Questa vicenda evidenzia una totale incapacità di programmazione e l’esigenza di fare tutto sulla base della comunicazione: non abbiamo più una Regione, ma un immenso ufficio stampa. Credo sia grazie alla consulenza di questo ufficio stampa che il sindaco Peracchini ha adottato questa brillante iniziativa”.