Voglio dedicare un pensiero a tutti gli operatori sanitari, tecnici e amministrativi della ASL5 proprio nei giorni dell’ordinanza di Toti, sulle ulteriori misura per il contenimento a Spezia dell’emergenza Covid, ordinanza che contraddice quanto da lui affermato in precedenza e generosamente ribadito dal sindaco Peracchini.
Parlando con molti di loro ho compreso il dilemma di quanti, in questa nuova emergenza, sentono fortissimo il gap tra l’impegno che viene loro richiesto e l’imbarazzante assenza di ogni credibile informazione sulla reale dimensione dell’epidemia che stanno fronteggiando.
Nessuno conosce realmente come stanno le cose, perché la direzione aziendale pratica una gerarchia verticale e settoriale, senza coordinamento tra i servizi in un momento in cui occorrerebbe fare rete.
Non ci sono sufficienti infermieri per coprire i turni ma, in alcuni servizi, si dice che gli infermieri non possono fare straordinario.
I cittadini non trovano risposte dai medici curanti perché questi, a loro volta, non hanno informazioni tempestive ed esaurienti, cosicché coloro che hanno necessità di cure, che, ricordiamolo, non sono solo tamponi e sierologia, spesso dirottano la loro aggressività sugli operatori della prima linea.
Chi governa la regione, i principali comuni e l’azienda sanitaria, invece di rassicurare i cittadini con argomenti che durano lo spazio di un giorno, dica la verità, manifesti le criticità e, solo allora potrà fare appello al senso di comunità che, dalla scuola, alla sanità, alle forze dell’ordine, i dipendenti pubblici stanno già dimostrando.
Francesca Castagna
candidato Consigliere regionale per il PD