Classe 1970, geometra e libero professionista, lavoro che ha sempre esercitato prima di iniziare la lunga carriera politica che lo ha portato nel 2015 ad essere eletto come consigliere regionale costituendo il gruppo denominato "Liguria Popolare - Noi con l'Italia". Ma prima di questo progetto, che tutt'ora porta avanti candidandosi per la seconda volta in Regione Liguria alle Elezioni Regionali 2020 del 20 e 21 settembre, è stato per due mandati capogruppo dell'opposizione consiliare del Comune di Beverino, in testa allo schieramento di centrodestra "Per Beverino". Nel 2004 Costa ribalta la situazione facendosi eleggere sindaco di Beverino, venendo anche confermato nei due successivi mandati. Dopo essere passato dal Consiglio Provinciale della Spezia in veste di capogruppo prima di Forza Italia poi del PdL, nel 2013 entra in Ncd, aderendo poi alla trasformazione in Area Popolare, fino al già citato 2015, dove nasce il progetto politico che tutt'ora porta avanti e di cui Andrea Costa ne racconta brevemente il passato più prossimo.
In questi 5 anni che cosa è stato portato a termine e cosa ancora da fare?
"Come Liguria Popolare abbiamo condiviso molte iniziative della maggioranza, ma sono tanti i settori importanti per la nostra Regione: abbiamo avuto un'attenzione particolare per l'entroterra, consapevoli che bisognava mettere in atto misure che garantissero la presenza dell'uomo sul territorio; poi anche la lotta al dissesto idrogeologico, portata avanti garantendo sostegno alle aziende- poi prosegue il candidato- abbiamo fatto leggi in sostegno all'edilizia, patrimonio che deve essere recuperato, ma adesso siamo in ballo con una legge molto importante che non siamo riusciti a discutere prima della fine del mandato, ma che sarà, dunque, la priorità in caso di rielezione: una legge a sostegno della famiglia". E spiega: "Come Liguria Popolare la famiglia è il nucleo principale e deve essere supportata dalle istituzioni- poi ancora- inoltre ci sono le infrastrutture, a cui la Liguria è molto legata: investire in infrastrutture in Liguria vuol dire sostenere un'economia fatta di porti e di turismo e una delle porte più importanti dell'Italia".
Sull'ambiente? Ancora convinto dell'iniziativa per abrogare il Parco di Montemarcello?
"Sull'ambiente porto avanti le mie idee: per tutelare l'ambiente e il territorio non è sufficiente istituire delle aree protette. Ci vogliono investimenti. Il Parco di Montemarcello Magra-Vara non ha funzionato, ma sono disposto a sedermi a un tavolo per capire quali risposte arrivano, ma, fin'ora, non è arrivato nulla da chi ha sempre difeso il Parco. Tuttavia rimango sempre disponibile al dialogo".
La sua idea di politica?
"Gli elettori hanno bisogno di una politica che ascolti. Come Liguria Popolare abbiamo sempre cercato di mantenere un rapporto diretto con i cittadini: hanno bisogno di risposte concrete, ed è quello che ho sempre cercato di fare nei miei 5 anni in Regione".
In caso di elezione di Italiani non ha paura di perdere una rappresentanza a Sarzana?
"Ringrazio Roberto Italiani per la disponibilità e sono convinto che a Sarzana porterà un buon risultato. In generale sono abituato a contare i voti dopo le elezioni, poi vedremo come dovrà essere rappresentato il partito nella giunta, ma si dovrà sempre tenere conto del peso e dare la giusta rappresentanza, dato che abbiamo contribuito con il 12% per la vittoria".
Da cosa nasce la sua scelta di candidarsi?
"La scelta della candidatura e quella di fare una lista a parte nasce da un fatto ben preciso: non bisogna pensare al percorso personale, ma bisogna continuare dare dignità e costanza al percorso politico fatto in quattro anni. Non dobbiamo tradire la fiducia dei nostri elettori e di chi ha creduto in Liguria Popolare e dobbiamo mantenere la nostra identità".