Stamane in commissione sanità approvate le integrazioni economiche agli operatori sanitari per la gestione dell’emergenza covid. La proposta di legge parte dall’attribuzione di 6,7 milioni di Euro da parte dell’Esecutivo, cui si aggiungono 5,6 milioni da ulteriori decreti governativi e altri 9,2 milioni resi disponibili da Regione Liguria dopo la trattativa con i sindacati e su spinta delle forze politiche. Somma, quest’ultima, ritenuta insufficiente dalle parti sociali, ma che contribuisce a portare il totale a circa 21 milioni.
«La questione ha incontrato complessità a carattere giuridico e ha dovuto fare i conti con i rilievi della ragioneria centrale. La trasformazione in legge del provvedimento è un passo sostanziale per appianare gli ostacoli, insieme a un’interpretazione univoca dei ministeri che eviti futuri contenziosi –dichiara il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, vicepresidente della commissione sanità - Come Linea Condivisa abbiamo lavorato a favore della discussione e dell’approvazione in commissione. La PdL andrà al voto finale domani in consiglio regionale. Rappresenterà la certificazione definitiva dell’impegno profuso dagli operatori sanitari durante i mesi della pandemia».
«Noi restiamo comunque dell’avviso che occorra una profonda riorganizzazione della sanità regionale: garantire il primato della gestione pubblica. E, nel caso specifico, il rispetto delle normative di riferimento sui contratti, che sono di competenza delle organizzazioni sindacali e dell’amministrazione, ma su cui la politica deve sempre vigilare –conclude Pastorino - Bisogna costruire un pensiero che valorizzi la categoria sanitaria come un tutt’uno, riconoscendo tanto il profilo professionale quanto quello economico. Stiamo parlando di medici, infermieri, tecnici e oss che, come si è dimostrato in questi ultimi mesi, rappresentano un patrimonio da tutelare e consolidare».