Reagisce con indignazione il mondo politico spezzino all'aggressione omofoba avvenuta ieri alla stazione di Vernazza nei confronti di due turisti bolognesi.
"È davvero terribile sapere che per qualcuno delle innocenti effusioni in pubblico possano rappresentare un motivo per lanciarsi in una feroce aggressione: l'episodio di omofobia di Vernazza è un fatto sconcertante - commenta la deputata di Italia Viva Raffaella Paita - Si fa fatica a credere che gli atteggiamenti omofobi siano ancora così radicati da rendere pericolosa, per due persone gay, la libera espressione dei propri sentimenti. È così arretrato il nostro contesto culturale? La prima cosa da auspicare è che i responsabili delle ferite causate ai due trentenni di Bologna, a cui va la nostra solidarietà, siano intanto perseguiti con rigore. Occorre poi portare avanti la battaglia iniziata dal governo Renzi con le unioni civili perché, evidentemente, rimane ancora della strada da fare per garantire alle persone omosessuali la pienezza dei loro diritti".
Indignato anche Massimo Lombardi, consigliere comunale di Spezia Bene Comune, vicepresidente del consiglio comunale ed esponente di Rifondazione Comunista: "Esprimo profonda indignazione per l'aggressione omofoba avvenuta ieri in stazione a Vernazza e vicinanza alle persone offese. È un episodio gravissimo, auspico che le forze dell'ordine identifichino e perseguano i responsabili. È intollerabile che nel 2020 si assista ancora ad aggressioni di stampo omofobo".
Dal Pd lo spezzino Matteo Bianchi, membro della direzione regionale dem, aggiunge che "si è trattato di una grave aggressione omofoba, bene che i responsabili siano in corso di identificazione dall’ottimo lavoro delle forze dell’ordine.
Episodi come questo si stanno sempre più diffondendo in Italia e in Europa. Come Pd abbiamo presentato una proposta di legge per combattere questo fenomeno odioso. Come Democratici siamo vicini ai due ragazzi aggrediti, sperando che possano tornare presto nel nostro territorio, accogliente e aperto a tutti, ma non certo ai violenti".