Tocca a Rifondazione Comunista “occupare” simbolicamente l’entrata dell’ospedale Sant’Andrea, nell’ambito del presidio fisso lanciato dalle forze politiche di centrosinistra, dal Manifesto per la sanità locale e da Arci per chiedere un netto cambio di passo sulla situazione della sanità spezzina.
Tra i temi all’ordine del giorno c’è soprattutto quello del futuro dei 158 Oss di Coopservice – presenti al presidio con una rappresentanza di lavoratori – che al momento hanno l’unica certezza di poter continuare a lavorare fino a settembre. Dopo è ancora un’incognita.
“Siamo stati probabilmente i primi, in solitudine, a batterci contro le esternalizzazioni, ma non siamo riusciti a condizionare le scelte sbagliate prese anche dal centrosinistra – spiega il consigliere comunale di Spezia Bene Comune-Rifondazione Comunista Massimo Lombardi – Ora c’è un bisogno urgente di stabilizzare le persone che hanno lottato in prima linea per noi durante l’emergenza. Non si tratta di una battaglia tra i 158 Oss di Coopservice e quelli che invece vogliono il concorso per entrare in Asl: c’è bisogno di oltre 220-230 operatori sanitari, per cui non esiste nessuna lotta degli uni contro gli altri”.
“Tutti, dalla sinistra alla destra, dobbiamo lavorare insieme. Purtroppo per demerito di tutta la classe politica ad oggi non siamo riusciti a trovare una soluzione – riconosce Lombardi – Ma non escludiamo altre mobilitazioni permanenti: non vogliamo che durante l’estate ci si dimentichi dei lavoratori”.