La motivazione per il NO all'acquisto sono in parte le stesse di un anno fa, certamente la contrarietà etica di gran parte della popolazione da sempre sensibile alla riduzione delle spese militari non in linea con i principi di peace-keeping che deve caratterizzare l'operato delle nostre forze armate; la palese inaffidabilità e inefficienza degli aerei documentata da tutta una serie di anomalie tecniche, ultima in ordine di tempo, la difficoltà di atterraggio verticale in condizioni di particolare umidità atmosferica; infine motivazioni di ordine economico, visto che pur riducendo rispetto alla ipotesi iniziali il numero dei caccia F35 la somma destinata ammonta a ben 12 miliardi di euro, con notevole possibilità di incremento futuro visti i costi di gestione e manutenzione. Per questi motivi, diversi paesi stanno rivedendo la loro posizione all'interno del progetto oppure già hanno deciso di non farne più parte (Olanda, Turchia, Danimarca, Canada etc).
Per questi motivi, nella mozione presentata dal gruppo SEL/PSI ( che riprende quella già depositata in parlamento da SEL), il Consiglio Comunale della Spezia chiede al governo di sospendere immediatamente la partecipazione italiana al programma di realizzazione dell'aereo Joint Strike Fighter F35; di procedere in tempi rapidi ad una attenta ridefinizione del nostro Modello di difesa sulla base del dettato costituzionale e della nostra politica estera, affermando un ruolo centrale per la politica europea e sostenendo il ruolo di peacekeeping per le Forze armate; di destinare le somme così risparmiate ad un programma straordinario di investimenti pubblici riguardanti piccole opere e finalizzato ad esempio alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, del territorio nazionale dal rischio idrogeologico e alla realizzazione di un piano pluriennale per l'apertura di asili nido.