"La mia storia personale ed istituzionale - commenta Massimo Caleo - si intreccia indissolubilmente con i temi della tutela ambientale e della biodiversità: da presidente del parco MonteMarcello-Magra-Vara e da presidente della Federparchi Liguria, da assessore della provincia della Spezia e da vicepresidente della Commissione Ambiente del Senato e financo da insegnante di scienze agrarie e naturali. Ed è perciò un grande onore per me il fatto che il Pd e il segretario Nicola Zingaretti mi abbiano chiesto di assumere la responsabilità nazionale delle politiche sui parchi e le aree protette. Lo farò in stretta sinergia con Chiara Braga che nella segreteria nazionale è responsabile ambiente e del programma".
Prosegue l'ex senatore: "Il sistema dei parchi e delle aree protette è il cuore verde del Paese. Una grande fetta di territorio, oltre il 25%, dove già si vive il futuro nel segno della sostenibilità dello sviluppo, della qualità delle produzioni, della conservazione delle specie animali e vegetali. Non è un caso che nelle aree protette si coglie storia e cultura del nostro Paese e si apprezza la bellezza dei paesaggi, architrave fondamentale del Made in Italy nel mondo anche dal punto di vista turistico. Non è un caso che nel periodo della crisi economica i territori e le imprese e le attività che insistono nelle aree protette hanno saputo meglio fronteggiare quella fase così complessa".
"Ora occorre rafforzare questa esperienza attraverso normative più coerenti e incrementando la consapevolezza civica ed istituzionale che la strada maestra è segnata ed occorre percorrerla con maggiore determinazione anche per favorire una necessaria transizione verso modelli di crescita che azzerino le emissioni inquinanti in atmosfera, chiudano la stagione dell’utilizzo dissennato dei combustibili fossili, puntino all’interruzione del consumo del suolo, favoriscano, in un nuovo contesto di sobrietà, responsabilità, diritti e certezze, il benessere individuale e collettivo", conclude Caleo.