La recente delibera comunale del 28 ottobre introduce cambiamenti significativi nella viabilità e nella gestione della sosta urbana. Questo atto, pur mosso dall’intento di ridurre il traffico nel centro città e incentivare la mobilità sostenibile, solleva dubbi per le sue modalità di applicazione da parte dell’opposizione, che presenterà una mozione già questa sera. La delibera prevede infatti tariffe dei parcheggi in aumento per tutte le zone della città e abolizione dei parcheggi gratuiti su tutto il territorio comunale. Sarebbe un provvedimento controverso sulla mobilità urbana e controproducente all’idea di città green e nell’intenzione di diminuire il traffico cittadino, oltre al danno economico per commercianti e cittadini. Per defluire il traffico e limitare i veicoli nel centro, non sarebbe questa la soluzione più giusta secondo l’opposizione, che mette l’accento sulla problematica del trasporto pubblico locale.
Presente la capogruppo PD La Spezia, Martina Giannetti che afferma “riteniamo che pur in un’apprezzabilità generale della necessità di diminuire il traffico del centro e limitare la mobilità privata, quello che abbiamo sempre contestato anche con ordinanza euro 4 è la condizione tra diminuire la mobilità privata e fare questo tipo di politiche senza danneggiare determinate categorie o cittadini. La recente delibera infatti prevede l’eliminazione della fascia verde nell’ambito del territorio del comune e l’inserimento della sosta a pagamento per tutti i tipi di sosta. Inoltre, l’aumento della fascia gialla (€1.00) e rossa (€1,50), eliminando quello che prima era previsto a €0,50”.
L’intento di base è apprezzabile, sottolinea la Capogruppo, “ma inserito in un contesto di poca condivisione e senza un minimo di gradualità, anche per le aree più periferiche del comune. Inoltre è chiaro che questo tipo di decisione danneggi anche le categorie dei commercianti – precisando che gli orari dei collegamenti delle navette dai due punti di intercambio, il nuovo Pala Park e il Pala D’Armi, non coincidono con le chiusure di gran parte di attività commerciali – si rischia, come con l’ordinanza euro 4 di mettere in crisi i cittadini e non ottenere le cose sperate”.
Le nuove tariffe rappresentano un ulteriore aggravio per i cittadini. L’aumento generalizzato dei costi per la sosta e l’abolizione di fasce di prezzo agevolate sono un ulteriore disagio per i cittadini che hanno già affrontato negli anni aumenti di costi. Si tratta di un intervento, denuncia l’opposizione, volto più a fare cassa che a migliorare la qualità della vita urbana e decongestionare il traffico. “Questa delibera è un vero e proprio colpo di mano – afferma il Consigliere comunale PD Marco Raffaelli - inserito tra le pieghe di un atto che ha un’altra finalità. Per le forme per cui viene presentato ma anche per la sostanza, se si volesse veramente perseguire questa finalità avrebbero utilizzato anche altri strumenti. L’amministrazione inserisce questa decisione con la finalità di farlo passare sottotraccia” sottolineando che le modifiche sulle tariffe vengono esplicitate con poche righe solo al punto 4 e 5 della delibera.
“I parcheggi di interscambio sono pressoché vuoti, anche negli orari lavorativi. Ci sono delle grosse contraddizioni - continua Raffaelli – Un’iniziativa solo per fare cassa e vessare gli spezzini. In questi anni sono state messe le mani nelle tasche degli spezzini più volte. Dall’aumento dell’IRPEF, alle tariffe dell’acqua, ora sui parcheggi. Sono tutti aspetti di un’economia quotidiana che pesano”.
Nonostante il proposito di rendere Spezia una città più sostenibile, il provvedimento è criticato aspramente dalle forze di minoranza, poiché, da un lato si cerca di disincentivare l’uso del mezzo privato attraverso l’aumento delle tariffe di parcheggio e l’eliminazione delle agevolazioni; dall’altro, non si registra un miglioramento del trasporto pubblico locale. La rete degli autobus, in particolare, incorre quotidianamente di disagi strutturali, tra cui, percorsi inadeguati e che spesso seguono la stessa struttura di vent’anni fa, frequenze insufficienti, e un servizio serale quasi inesistente.
“Abbiamo tutti noi a cuore il problema dell’inquinamento del centro cittadino – sottolinea Franco Vaira – ma nel disastro generale del trasporto pubblico spezzino, c’è un problema in più che dalle 8 di sera in poi è impossibile trovare un autobus in città. Il che pesa sulle persone e sulle attività. Questa amministrazione crede poco sul trasporto pubblico locale, e sta puntando a disincentivarlo. Il dato è che manca una strategia globale e organica”.
Si tratta quindi di criticità strutturali che scoraggiano l’utilizzo del trasporto pubblico, creando un evidente paradosso rispetto agli obiettivi dichiarati. Inoltre, il paradosso che sottolinea Varia è anche relativo alla possibilità di parcheggiare dopo le 20.00, gratuitamente e anche sulle corsie destinante agli autobus.
Se parcheggiare in periferia ha comunque prezzi alti, perché farlo? Il consigliere PD La Spezia Andrea Montefiori afferma “Se è per andare in periferia e pagare lo stesso, e magari dover aspettare una navetta ed essere sottoporti ad orari, tanto vale andare in centro.
Quando si fanno affermazioni come quella giusta di volere un decongestionamento del centro andrebbero fatte anche delle politiche conseguenti invece questa è contraddizione continua”.
L’accento è sulla contraddizione della fascia oraria e dell’occupazione di spazio anche per Montefiori: “Una città in cui vengono fatte parcheggiare le macchine sulle corsie dedicate al Trasporto pubblico locale, occupando spazio che potrebbe essere anche dedicato ad altro, le macchine occupano tanto spazio e tolgono spazio ad altre funzioni, in generale vanno a sottrarre spazio per altre cose. Mi chiedo se l’aumento tariffario andrà ad essere reinvestito nel tpl. Inoltre, è necessario ripensare il trasporto pubblico locale, che è lo stesso di 20 anni fa”.
“Un ulteriore esempio di incoerenza – prosegue Montefiori - riguarda i parcheggi di interscambio, che dovrebbero rappresentare un’alternativa al traffico privato in centro. Tuttavia, la scarsa integrazione con altre modalità di trasporto, l’assenza di fermate multiple per le navette e la comunicazione inefficace sulla funzione di queste strutture le rendono poco utilizzate, trasformandole di fatto in “cattedrali nel deserto. Il tema è che è un provvedimento slegato da qualsiasi altra mozione politica per svuotare il centro dalle macchine” conclude.
Sarebbe il tipico modo di operare della giunta Peracchini e di tutte le giunte di destra della Liguria, secondo l’ex consigliere regionale all’opposizione, Roberto Centi, Le Ali - Alleanza Verdi Sinistra. “La delibera di giunta risale al 28 ottobre, non appena chiuse le urne elettorali, oltre a mancare di trasparenza ha due punti significativi”. Il primo sarebbe la mancanza di visione sul trasporto pubblico locale, “o decidi di fare una città green o si lasciano le cose come stanno”. Poi c’è l’altra questione, la seconda che riguarda l’inadeguatezza in termini di percorso delle linee degli autobus, “che devono seguire percorsi congestionati dal traffico e completamente bloccati, “il che, inoltre, induce gli autisti ad uno stress ulteriore, un problema dal punto di vista generale”.
“Abbiamo costatato in tutti i provvedimenti che c’è una mancanza totale del rispetto della forma. L’unica vera norma è nascosta al punto 5 della delibera, ed è relativi alle tariffe di sosta e la soppressione a decorrere dall’1.01.25, che avrebbe meritato spiegazioni ulteriori, ad esempio capire se quei soldi saranno destinati al TPL”.
Anche Massimo Lombardi, Rifondazione Comunista, prende parte alla sottoscrizione della mozione e afferma “C’è stato un fallimento, uno scollamento tra il palazzo del comune e il centro delle periferie. Il parcheggio del palazzetto è vuoto perché le persone non hanno capito la funzione di quel parcheggio, inoltre, l’amministrazione non ha tenuto conto dei tempi della città, chi governa sta facendo di tutto per non favorire il commercio nel centro”.