"Il “Decreto rilancio” è l’ennesima buffonata di questo Governo tutte promesse e pochi fatti, addirittura incapace di scrivere chiaramente una norma che allo stato attuale penalizza fortemente tutti i professionisti iscritti alle Casse", così Alessandro Rosson, capogruppo della Lega in Provincia, commenta l’erogazione del reddito di ultima istanza per i mesi di aprile e maggio.
"Dopo l’incredibile ritardo dei € 600,00 di marzo arrivati sui conti correnti con oltre due mesi di ritardo - prosegue - il Premier Conte aveva promesso che per i mesi di aprile e maggio i professionisti avrebbero ricevuto gli importi indicati nel “Decreto rilancio” entro 48 ore, salvo poi subordinarne l’emanazione ad un nuovo Decreto Interministeriale, che rimanderà i pagamenti all’infinito".
Il capogruppo provinciale Alessandro Rosson sottolinea inoltre come "il Governo debba anche risolvere il problema creato da due norme del “Decreto rilancio” che, da una parte con l’art.78 rifinanzia la misura di marzo anche per aprile e maggio e, dall’altra con l’art.86 rende il bonus già erogato incompatibile con quello dei mesi successivi".
L’avvocato leghista, chiude con due considerazioni, "la prima è quella della evidente e totale improvvisazione di chi scrive norme confuse, contradditorie e inapplicabili, la seconda, a pensare male, è che i soldi promessi non ci siano e si facciano errori grossolani di proposito.
Nella prima ipotesi ci troviamo di fronte a degli incapaci che meritano di andare a casa al più presto, nella seconda a dei bugiardi che dovrebbero essere processati".