Da quanto si apprende il loro ruolo sarebbe quello del controllo del distanziamento sociale.
Sarebbero quindi vigilantes mandati allo sbaraglio, svuotati di un'effettiva autorità nel far rispettare realmente le regole, ricoprendo un ruolo in modo improvvisato dato che mancano i tempi per un'effettiva formazione.
Nelle scorse ore si è espresso negativamente su questo provvedimento anche il Comitato Nazionale Volontariato di Protezione Civile che ha chiesto espressamente di non affidare gli assistenti civici al coordinamento della protezione civile, a maggior ragione nei comuni dove le strutture di coordinamento dell'emergenza funzionano anche grazie al contributo del volontariato di protezione civile.
E allora perché non affidare questo servizio attraverso risorse destinate direttamente al mondo del volontariato e del terzo settore?
Ci sono numerose associazioni anche nella nostra provincia in grado di svolgere al meglio questo compito grazie alla loro esperienza e sensibilità.
Destinare risorse a queste associazioni sarebbe un importante riconoscimento per il lavoro svolto in questi mesi e soprattutto si avrebbe un servizio qualificato.
Ci sono già persone preparate per operare in sicurezza che hanno collaborato in questa emergenza in armonia con tutte le altre componenti della protezione civile.
Gianluca Tinfena e Antonella Franciosi
Coordinatori Italia Viva Provincia La Spezia