"La nave-ricovero voluta da Toti, e presentata come luogo di accoglienza dei malati di Covid-19 dimessi ma non ancora domiciliabili, è in realtà soltanto una costosissima operazione di propaganda. Si parla di oltre 800 mila euro al mese di costi, che non includono le spese di personale e sanitarie", così l'eurodeputato ligure e capodelegazione del Partito Democratico al Parlamento Europeo Brando Benifei.
"A rendere ancora più grave questa trovata è la sua scarsissima utilità: in oltre venti giorni la nave ha ospitato appena 25 pazienti, con una spesa a paziente di oltre 1000 euro, cifra incredibilmente superiore a quella necessaria per un posto letto in ospedale".
"Se questi soldi fossero stati spesi negli ospedali liguri, stremati dall'epidemia e duramente colpiti dalle politiche sanitarie della Giunta Toti, si sarebbero sostenuti in modo molto più efficace i professionisti della sanità in prima linea, garantendo ai pazienti una sanità migliore".
"Tutte queste considerazioni sono rese ancora più dolorose dal fatto che, nel mentre, sono stati chiusi gli ospedali di Cairo Montenotte e di Sestri Ponente e che risultavano spazi ospedalieri non utilizzati. È una vergogna, una carissima campagna di pubblicità personale pagata con i soldi dei liguri nel pieno di un'epidemia, l'ennesimo spot di una campagna elettorale spregiudicata, giocata sulla pelle dei cittadini. Toti ne dovrà rispondere e ne risponderà."