In questa seconda fase non possiamo assolutamente permetterci il rischio di vanificare tutti i sacrifici e gli sforzi profusi per contrastare efficacemente la diffusone del contagio. Sarebbe una circostanza tragica che nessuno vuole nemmeno immaginare. Lo dobbiamo a tutti gli operatori sanitari che in modo encomiabile hanno dimostrato tutto il loro attaccamento al dovere e la loro professionalità. Lo dobbiamo a chi ha garantito il rispetto delle regole e assicurato il soccorso in qualsiasi condizione come Polizia Locale, forze dell’ordine e Vigili del Fuoco, lo dobbiamo a tutti quelle lavoratrici e lavoratori che in queste settimane hanno garantito tutto il trasporto pubblico locale e tutta la catena di distribuzione alimentare.
Oggi la parola d’ordine dovrebbe essere massima attenzione e assoluta prudenza, e dove ogni comportamento che non rispetti tutte le misure di prevenzione e di contenimento alla diffusione del virus potrebbe determinare un nuovo aumento della curva dei contagi; appare incomprensibile e imprudente la scelta della Giunta Regionale di interrompere l’assegnazione del rimborso specifico per le “ambulanze Covid-19”, ovvero quelle esclusivamente dedicate al trasporto di pazienti positivi o sospetti, sospendendone di fatto il servizio in tutto il territorio regionale.
Non riusciamo a comprendere una simile imprudente quanto assurda decisione che pone in una condizione di rischio tutti gli assistiti che faranno ricorso a questo servizio in un periodo ancora caratterizzato di fatto dal contagio e dalla circolazione del virus, anche se in diminuzione. Riteniamo inaccettabile che in piena emergenza sanitaria la protezione e la tutela della salute dei cittadini sia di fatto trasferita dalla Regione, non in grado di occuparsene e farsene carico, alla Croce Rossa e alle Pubbliche Assistenze che, al contrario, con grande senso di responsabilità hanno invece comunicato l’intenzione di continuare a provvedere a loro spese alla necessaria sanificazione dei mezzi ed alla dotazione di idonei dispositivi di protezione individuale dei militi, utilizzando ambulanze idoneamente allestite per il soccorso e il trasporto di pazienti Covid-19 positivi con il vano sanitario isolato dal vano guida.
Dopo la fallimentare gestione dei DPI nella fase iniziale dove gli operatori sanitari di Ospedali, RSA e Case di Riposo, sono stati costretti a contrastare il virus spesso mettendo a rischio la propria salute come dimostra l’altissimo numero di personale sanitario contagiato, e la totale assenza di una efficace strategia in materia di esecuzioni dei test di verifica della positività, si aggiunge un’altra decisione discutibile quanto inopportuna.
La UIL si dichiara decisamente contraria, chiedendo alla Regione Liguria di cambiare questa decisione, nell’interesse della salute dei cittadini e degli operatori sanitari.
Alfonso Pittaluga, segretario confederale Uil Liguria
Paolo Profumo, segretaria Uil Fpl Genova e Liguria