Non solo la Regione Liguria, a un mese dalla promessa del presidente Toti e nonostante le risorse stanziate appositamente dal Governo in ben due decreti, non ha ancora destinato un euro alle indennità degli operatori sanitari impegnati nell'emergenza Covid-19, ma l'Asl 3 si appresta a stipulare contratti con un privato e sottocosto per gli infermieri, che comporranno le unità di assistenza domiciliare nei prossimi mesi. Parliamo di un compenso di 18,46 euro l'ora contro i 30 euro l'ora stabiliti dal Decreto Rilancio per l'eventuale utilizzo di infermieri a partita Iva (una cifra pagata anche da Alisa per i cocopro). Asl 3 però, con affidamento diretto, ha stipulato un accordo con un soggetto privato dal settembre di quest'anno al gennaio 2021, che quasi dimezza quella cifra.
In pratica nei prossimi mesi le Gsat – che sono partite con grande ritardo in Liguria – vedranno impiegati lavoratori con diversi contratti e compensi: personale pubblico con contratto pubblico, partite Iva a 30 euro l'ora e infermieri a meno di 19 euro. Naturalmente di nuove assunzioni non se ne parla, anche se il Decreto Rilancio stanzia nuove risorse (61 milioni di euro) proprio per le unità speciali territoriali.
Per quanto riguarda le indennità per il personale sanitario impiegato nell'emergenza Covid-19 Toti, ancora una volta, ha privilegiato la politica degli annunci. È incredibile che, a un mese dai 1000 euro per tutti promessi dal presidente della Giunta (salvo precisare, pochi giorni dopo, che i soldi sarebbero stati dati “solo a chi se lo merita”), gli operatori sanitari liguri non abbiano ricevuto ancora un euro.
Quasi tutte le Regioni d'Italia, da tempo, hanno pagato quest'indennità a medici, infermieri e oss che hanno messo a rischio la propria vita nel corso di questi mesi. Toscana, Emilia Romagna, Lazio – solo per citare alcune delle esperienza più virtuose – hanno integrato con risorse proprie o con le donazioni (Toscana) i fondi messi a disposizione dal Governo per le indennità e poi hanno aperto un confronto con i sindacati per decidere come distribuire questi fondi. In molti casi (Toscana e Lazio) è stata scelta una gradualità a seconda del rischio corso dagli operatori. Fantascienza se paragonata al nulla fatto in Liguria.
Toti pensa di potersela cavare con qualche manifesto di ringraziamento e un post su Facebook. Un comportamento superficiale e irrispettoso verso chi, da mesi, lotta in prima linea contro il virus.
Gruppo PD in Regione Liguria.