"Ci sorprende vedere l'assessore Viale attaccare, tra l'altro con due giorni di ritardo, Raffaella Paita sui dati dei decessi, la stessa Viale che poche ore fa sulle colonne di Repubblica ha ammesso insieme a Locatelli che i dati dei decessi sono sottostimati in Liguria, tanto che Alisa sta richiedendo certificati a Comuni e ospedali a fini epidemiologici. Evidentemente i conti non tornano neanche negli uffici della sanità ligure, non solo a Paita, all'opposizione, a medici e esperti. È giusto ricordare alla signora Viale che mortalità e letalità sono due concetti diversi e indicano due drammi diversi e rappresentano due sconfitte ugualmente gravi per lei come assessore regionale alla sanità ma soprattutto per noi liguri.
In Liguria registriamo il più alto tasso di letalità dopo il Piemonte (rapporto tra decessi e contagi), perché per la mancanza di un piano di assistenza territoriale, purtroppo non solo presunta, il sistema sanitario ligure smantellato da lei e da Toti prende in carico i pazienti troppo tardi e usa come unico rimedio l'ospedalizzazione.
In Liguria abbiamo appreso ieri mattina da lei e da Alisa che i dati della mortalità (rapporto tra decessi e residenti) potrebbero essere sottostimati dal 40 o del 60 o del 70 %. In Liguria non si sa in quanti muoiono davvero di Covid, ma il motivo per cui si muore, lo si sa bene. Il virus è troppo diffuso e si muove con troppa velocità, indisturbato perché nessuno lo traccia siccome non si fa un numero neanche approssimativamente adeguato di tamponi. Quanto alla responsabilità politica, Raffaella Paita ne ha una importante: avere proposto un'interrogazione parlamentare sulla gestione dell'emergenza sanitaria in Liguria. Paita può andare a testa alta forte di una doppia assoluzione e nessuna ombra politica".
Antonella Franciosi - Gianluca Tinfena
Coordinatori Provinciali Italia Viva