“Ci fanno piacere le rassicuranti dichiarazioni della Dottoressa Artioli; però, dato che non meno di due giorni fa il Sindaco Peracchini parlava di sanità allo stremo, che la Dottoressa Troiano non risponde a nessuna richiesta di spiegazione, che tutto il mondo della sanità spezzina, medici ospedalieri, di base, infermieri, OSS, lamenta turni massacranti, disorganizzazione e carenza di protezioni, vorremmo che fosse fatta chiarezza sullo stato dell'arte dell'emergenza Covid19 alla Spezia.” Così Guido Melley, LeAli a Spezia, Marco Raffealli, PD, Federica Pecunia, Italia Viva, Massimo Lombardi, Spezia Bene Comune, Luigi Liguori, Spezia bella forte ed unita, Paolo Manfredini, Partito socialista, che continuano: “Gli operatori della sanità raccontano una situazione di caos che si protrae da settimane. Non esiste una cabina di regia, non esiste un piano per fronteggiare l’emergenza. La Commissaria Troiano non decide nulla e non comunica, la Direttrice sanitaria Banchero è sparita di scena. Non si è voluta realizzare la separazione dei due ospedali, con la realizzazione del Polo Covid 19 a Sarzana e la distribuzione degli spazi ospedalieri per il ricovero dei pazienti contagiati avviene senza logica. Il personale sanitario ospedaliero è stremato e molti medici, infermieri ed oss, sono stati contagiati per il ritardo nell’allestimento del pre triage, per la promiscuità dei percorsi terapeutici e dei ricoveri, per il fatto che agli operatori- ammirevoli per coraggio ed impegno- non vengono neanche eseguiti i tamponi se non in minima parte.”
Continuano i consiglieri di opposizione: “L’Asl5 ha perso diverse decine di tamponi, altro che pochi a causa di un infermiere stanco come ha dichiarato senza pudore il governatore Toti. L’Asl ha sospeso i punti di raccolta dei tamponi a Spezia ed Sarzana. E' previsto un piano di tamponamento e sierologico dei soggetti a rischio e di un campione di popolazione per stimare con sufficiente certezza lo stato dell'epidemia? Il quadro d’insieme è preoccupante, con Regione, Alisa ed Asl5 che si permettono di contestare anche i medici di base, a cui non sono stati forniti supporti e dispositivi di protezione, lasciandoli soli assieme alle persone bisognose di cure a domicilio.”
Concludono i capigruppo: “L'unica certezza è il silenzio dei vertici Asl5 e del Sindaco Peracchini: nessuno fornisce chiarimenti e spiegazioni alla cittadinanza attonita, su cosa stia avvenendo negli ospedali e nei servizi delle cure sul territorio. Siamo davvero al collasso delle strutture come ha riferito il Sindaco? Chi governa la sanità regionale la smetta con le passerelle, chi amministra la nostra Asl5 dica la verità agli spezzini, chi guida il nostro Comune si prenda la responsabilità politica di pretendere una seria pianificazione degli interventi in piena emergenza sanitaria.”