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"San Bartolomeo, ospedale unico per il Coronavirus" In evidenza

L'Unione comunale PD di Arcola: "A rischio di dismissione e ridimensionamento, in realtà si sta rivelando preziosissimo perché sta salvando vite".

L’architetto Gino Piarulli, conosciuto anche ad Arcola per gli studi urbanistici svolti sul nostro territorio, ha rilasciato un'importante testimonianza radiofonica sulla propria esperienza di ricoverato da coronavirus presso l’Ospedale S.Bartolomeo di Sarzana. Colpisce in particolare l’episodio della moglie, contestalmente ricoverata per Covid al S.Andrea della Spezia, che con polmonite viene trasportata in barella dal reparto infettivi ad altro per l’esecuzione delle terapie necessarie . Si evidenziano in questa narrazione due gravi criticità sanitarie.

La prima , quella dell’ ormai evidente inadeguatezza strutturale ed organizzativa del vecchio S.Andrea realizzato secondo gli orientamenti progettuali sanitari dei primi anni del secolo scorso, soprattutto se paragonata con la più moderna ed unitaria struttura dell’Ospedale di Sarzana che, riprendendo le parole di Piarulli, è a rischio di dismissione e ridimensionamento ma in realtà si sta rivelando preziosissimo perché sta salvando vite.

Tornano a mente in queste osservazioni tutte le richieste purtroppo inascoltate dalla Regione di operatori sanitari , sindacati , associazioni , politici e del nostro stesso partito ad Arcola che aprì per primo la querelle sulla necessità del rilancio dell’Ospedale di Sarzana , dinnanzi ai ritardi esecutivi del nuovo Felettino e soprattutto dopo la revoca regionale dell’appalto. Ma non intendiamo rinfocolare polemiche su questi aspetti bensì soffermarci sulla seconda e più pesante criticità del momento che si desume dal racconto ,ossia il non avere dedicato il S.Bartolomeo “esclusivamente” alle cure dei malati Covid per la migliore logistica che lo caratterizza e per evitare di diffondere il contagio ad altri pazienti non postivi , riservando il S.Andrea agli altri malati.

Alla Spezia, infatti, manca un vero e proprio percorso protetto per i pazienti che, dal triage in tenda, devono accedere ai reparti. La particolare strutturazione a padiglioni come ricordato, non avvantaggia gli spostamenti, per cui in caso di sospetto COVID il paziente dovrebbe essere trasportato esclusivamente su Sarzana, ove esiste dal P.O. ai reparti un percorso protetto e dove peraltro è già presente un reparto di pneumologia, lasciando La Spezia libera per le situazioni di urgenza nelle quali il COronavis è estraneo. Purtroppo i il numero dei contagi continua a salire e comunque dovremo convivere per lungo tempo con questa malattia , almeno sino alla scoperta di un vaccino adeguato.

Dunque non possiamo permetterci di perdere tempo perché i ritardi possono generare rischi anche letali , per cui occorre che Regione e vertici dell’ASL provvedano a varare urgentemente una strategia per trasformare il S.Bartolomeo, in ospedale unico per il Coronavirus, concentrando sforzi ed investimenti sul presidio sarzanese aprendo una terapia intensiva più capiente , in grado di accogliere tutto il bacino d'utenza per le polmoniti interstiziali da Coronavirus oltre ai reparti per l’isolamento, come peraltro si è fatto nel Tigullio . Queste richieste non sono nuove in quanto già prospettate da parlamentari e consiglieri regionali del centrosinistra ed ancora più recentemente dalla stessa ex direttrice dell’Asl 5, ma sino ad oggi purtroppo inascoltate da chi ha la responsabilità . Caro Presidente Toti , se nei momenti di emergenza si auspica la piena collaborazione istituzionale delle opposizioni si colga appieno il senso di queste proposte che non hanno colore politico ma rispondono solo a ragioni di buon senso e di tutela della salute pubblica dei nostri cittadini. Battete un colpo prima che sia troppo tardi.

Unione Comunale PD di Arcola

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