“La decisione di fare attraccare la nave Costa Diadema a Piombino invece che a Spezia non discende da alcuna ordinanza del Sindaco di Spezia, per altro mai firmata. La decisione è stata presa di comune accordo tra Governo, Regione, Capitaneria di Porto durante una riunione ed è stata presa sulla base di una equa e solidale divisione dello sforzo di accoglienza tra i vari sistemi sanitari regionali, anche per garantire un’adeguata appropriatezza della cura agli eventuali contagiati tra i membri dell’equipaggio”. Lo dice il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti rispondendo a chi afferma che dietro la decisione ci sia il rifiuto di Spezia di accogliere la nave.
“La decisione – prosegue Toti - è stata presa anche alla luce dello sforzo già portato avanti dalla Sanità e dalla Protezione civile della Liguria, dal momento che dall’inizio della crisi nei porti della Regione sono state accolte e assistite ben 4 navi delle due principali compagnie con sede nei porti Liguri. Per quanto riguarda le attività portuali e marittime Regione Liguria non ha mai adottato nessuna ordinanza restrittiva, tanto è vero che le attività della logistica continuano in tutti gli scali, secondo quanto definito dalle regole nazionali”.
“Al fine anzi di agevolare questa attività – conclude Toti - Regione Liguria, pur nella ristrettezza dei mezzi a disposizione, sta fornendo, su richiesta, alle Autorità Portuali le mascherine ai lavoratori. A differenza di quanto accaduto in altre Regioni, e al fine di garantire anche la futura ripresa della piena operatività degli scali, in Liguria sono anche stati autorizzati tutti i cantieri ritenuti strategici. Regione Liguria inoltre ha già data al Governo piena disponibilità ad accogliere nuove navi da crociera nei propri scali non appena terminato lo sforzo di messa in sicurezza degli equipaggi delle navi oggi presenti in porto”.