"La Liguria, più delle altre regioni, ha un vitale bisogno che siano sbloccate le sue opere. Per questo abbiamo chiesto che lo strumento della gestione commissariale venga applicato anche alla Gronda, alla diga del porto di Genova e alla Pontremolese.
La realizzazione di queste due infrastrutture è una condizione indispensabile per superare il drammatico stallo economico e commerciale a cui la conformazione del territorio e la tragedia del Ponte Morandi ha condannato la Liguria.
Queste due opere possono essere sbloccate. Non servono risorse ma solo le capacità necessarie per utilizzarle, disincagliando gli ostacoli burocratici che ne hanno fin qui impedito l'apertura dei cantieri.
Ci auguriamo quindi che il governo faccia proprio il piano shock, perché è da lì che passano la rinascita dell'economia e dell'occupazione liguri.
Quanto a Toti, è curioso che chieda a Italia Viva lo sblocco dei cantieri liguri. Non è certo colpa nostra se nemmeno il precedente governo Lega-5 Stelle si sia fidato di lui e non l'abbia ascoltato. Prenda magari esempio da Bucci, che ha fatto un buon lavoro invece di limitarsi agli annunci di Toti".
Raffaella Paita
Deputata di Italia Viva