Fa sentire la sua voce in consiglio regionale Gianmarco Medusei. Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, attraverso un'interrogazione a risposta immediata rivolta alla Giunta regionale e all'assessore competente, ha messo nel mirino il rispetto delle normative vigenti da parte dei minimarket etnici. A ciò ha unito la volontà di promuovere una regolamentazione più stringente per limitare il proliferare di attività commerciali simili in determinate aree sensibili della Liguria.
"Serve una regolamentazione più stringente sul proliferare incontrollato di minimarket etnici, per tutelare il commercio tradizionale ligure e garantire il rispetto delle normative su igiene, sicurezza alimentare e urbana." È il messaggio lanciato con forza dal consigliere regionale di Fratelli d'Italia. Secondo Medusei, negli ultimi quindici anni si è registrato un forte aumento di esercizi commerciali di piccole dimensioni, in particolare minimarket gestiti da cittadini stranieri: "Una dinamica che sta alterando l'equilibrio socio-economico di molte realtà locali e generando situazioni di malcontento tra i commercianti liguri". Un fenomeno che preoccupa le categorie economiche, come emerso anche di recente a Sarzana, ma non solo, dove si è svolto un incontro tra l'assessore comunale alle attività produttive e le associazioni di categoria.
Nel corso del confronto è emersa chiaramente la richiesta di valorizzare l'artigianato locale. "Il problema non è di natura etnica, ma economica, sociale e culturale. Il nostro tessuto commerciale, fatto di botteghe storiche e famiglie che si tramandano attività da generazioni, rischia di essere spazzato via da una concorrenza spesso sleale e fuori controllo. Statisticamente, queste attività, sono spesso sanzionate per la vendita di alcolici ai minorenni, senza poi essere chiuse per mancanza di normative."
L’assessore alla promozione dei prodotti liguri Alessandro Piana, in risposta, ha ricordato le misure assunte dalla giunta per tutelare la vendita dei prodotti tradizionali in determinate aree più a rischio, allo scopo anche di valorizzare alcune realtà urbanistiche. L’assessore ha sottolineato, in questo senso, il coordinamento fra Regione i Comuni attraverso tramite specifiche intese.