Riconversione della centrale Enel della Spezia, la regione si opporrà all'utilizzo di fonti fossili. Quest'oggi approvato all'unanimità l'OdG di Linea Condivisa che esclude la soluzione del turbogas, dopo la prossima uscita di scena del carbone (nel 2021) finora in uso nell'impianto spezzino.
"La provincia di La Spezia ha già pagato troppo, in termini ambientali e sanitari, la produzione di energia attraverso una delle fonti più inquinanti: il carbone. È ora di ripensare l'area di Vallegrande, che può dare molto sul piano dello sviluppo economico e della creazione di nuovo lavoro. Con un punto fermo: stop alle attività produttive a elevato impatto ambientale, a cominciare dalla centrale a carbone, che per prima in Italia sarà dismessa nel 2021 – dichiara il vicecapogruppo Francesco Battistini, a margine dell'approvazione -. Bisognava fare chiarezza e togliere di mezzo il continuo valzer "gas sì, gas no" nelle posizioni assunte dal sindaco Peracchini e dal presidente Toti".
"Ricordiamo che inizialmente il primo cittadino e la sua maggioranza di centrodestra si erano espressi a favore del turbogas, con un loro provvedimento votato in consiglio comunale. Salvo poi rimangiarsi tutto ed ergersi a "semi-paladini" ambientalisti alla fine della scorsa estate. Tutto questo in concomitanza con il cambio di Governo a Roma. Da lì le posizioni velate e ondivaghe del loro referente in regione Giovanni Toti".
"Nel merito, il nostro OdG impegna la giunta regionale a schierarsi apertamente contro l'utilizzo di fonti fossili per la produzione di energia a La Spezia. Inoltre dovrà interloquire col Mise per attivare subito un tavolo di lavoro che parta dalle istituzioni e coinvolga ENEL, TERNA, le sigle sindacali, le associazioni di categoria, le associazioni ambientaliste per formulare un progetto complessivo dell'area".
"In gioco ci sono 70 ettari in cui stabilire un modello di green economy, con un ricorso sistematico alle fonti rinnovabili – spiega Battistini -. Potremmo immaginare un futuro che spinga sulla mobilità elettrica, su impianti fotovoltaici, su sistemi di stoccaggio a batteria e produzione ad energia marina sfruttando il moto ondoso. Infine abbiamo impegnato Toti a comunicare al Mise l'intenzione di regione Liguria di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per non concedere alcuna autorizzazione alla riconversione a turbogas, qualora non venisse applicata la VIA ordinaria sull'attuale progetto di ENEL. Li abbiamo costretti all'ennesima retromarcia: ancora una volta abbiamo messo Toti e la sua maggioranza davanti a responsabilità da cui non possono fuggire".