La promessa di un'era di pace per l'intera umanità, preconizzata dagli alfieri del capitalismo dopo la fine della contrapposizione in blocchi, si è rivelata falsa; la realtà è stata ed è caratterizzata da conflitti sempre più diffusi, drammatici, ed il rischio di una guerra su larga scala è tutt'altro che remoto.
La responsabilità di tale situazione è essenzialmente della NATO, che più che un'alleanza difensiva si evidenzia essere il braccio armato di una dimensione euro atlantica a guida statunitense.
La guerra di aggressione condotta dalla NATO nei confronti della ex Jugoslavia, nel 1999, ha dato il via alla globalizzazione degli interventi militari, tanti gli esempi possibili al riguardo (Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, etc.) in aperta violazione oltretutto del cosiddetto diritto internazionale.
Il popolo italiano è tra quelli che subiscono condizionamenti molto forti dalla politica atlantista, volta a controllarne le scelte, e paga ad essa un prezzo molto alto: è costretto ad ospitare 150 basi militari, 70 testate nucleari, a sostenere la spesa di oltre 500 milioni di euro l'anno per la diaria dei circa 50000 soldati ed ufficiali nordamericani di stanza nelle basi militari USA, di circa 100 milioni di euro al giorno per le spese militari generali, di un'ulteriore spesa di circa un miliardo all'anno per finanziare le molteplici missioni militari all'estero al seguito delle guerre USA e NATO e per il riarmo.
All'Italia sostenere la NATO costa il 2% del proprio PIL, e già Trump chiede di giungere al 4% e di concorrere alle spese per la “guerra spaziale” per la quale ha dichiarato necessario attrezzarsi.
E' ora di dire basta, di uscire da un sistema di guerra che ci danneggia sempre più e ci espone al pericolo, tutt'altro che remoto, di uno scontro globale.
La risposta non è la costruzione di una difesa europea comune, di un esercito europeo a sostegno di un'Unione Europea che si caratterizza sempre più per l'essere un blocco imperialista in formazione, un esercito, tra l'altro, che non sarebbe in alternativa alla Nato, agli USA, ma complementare ad essi, come da più parti sostenuto.
Serve dire no alla NATO, alle missioni militari all'estero, all'incremento delle spese militari, all'acquisto degli F35, serve riconvertire tali ingenti risorse a sostegno della spesa sociale.
Serve dire no ad ogni alleanza militare, battersi per un'alternativa anticapitalista e socialista in Italia ed in Europa, contro l'imperialismo, battersi per un mondo libero dal capitalismo, nel quale si realizzino le aspirazioni dei popoli alla pace, alla libertà, alla giustizia sociale.
Il governo Conte bis sta portando l'Italia in guerra attraverso le numerose basi militari Usa e Nato presenti sul nostro territorio, attraverso il finanziamento dell'industria militare con, da ultimo, la conferma dell'acquisto dei cacciabombardieri F35, attraverso la presenza dei militari italiani in territorio iracheno ed attraverso la permanenza nella Nato che comporta un ingente dispendio di risorse per fini militari e la complicità nelle politiche di guerra di questa coalizione.
Chiediamo l'immediato ritiro delle truppe italiane dall'Iraq e da tutti gli scenari di guerra, l'uscita dell'Italia dalla Nato e una drastica riduzione delle spese militari a partire dalla revoca del programma di acquisto degli aerei F35.
Il Partito Comunista Italiano, in rappresentanza del Coordinamento unitario delle sinistre di opposizione nato dopo la riuscita assemblea nazionale di Roma del 7 Dicembre promossa proprio da PCI, PCL e Sinistra Anticapitalista, in occasione della giornata di mobilitazione indetta dall'associazionismo pacifista statunitense, invita la cittadinanza a partecipare al proprio gazebo organizzato per oggi pomeriggio dalle 15 alle 19 a Sarzana, in Via Mazzini, di fronte la cattedrale di S.Maria, per manifestare e diffondere volantini contro l'escalation di guerra in Medio Oriente determinatasi con l'attacco criminale ed imperialista americano in Iraq.
COORDINAMENTO UNITARIO DELLE SINISTRE DI OPPOSIZIONE
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Federazione della Liguria
Federazione della Spezia
Sezione E.Berlinguer - Sarzana e Val di Magra