Il Consigliere comunale di LeAli a Spezia Guido Melley è intervenuto con questo post sulla propria pagina Facebook, relativamente alla questione
"La questione dei finanziamenti privati ai partiti ed agli esponenti politici non è certamente secondaria.
I cittadini chiedono trasparenza e chiarezza e non sempre questo accade.
È noto da tempo che l’attività politica del Governatore Toti è sostenuta finanziariamente dalla Fondazione Change, uno strumento creato ad hoc dallo stesso Toti e dai suoi più stretti collaboratori per ottenere contributi da parte di imprese private, secondo modalità in grado di aggirare i vincoli di trasparenza imposti dalla vigente normativa.
Così come accade per altre realtà (vedasi da ultimo la Fondazione Open di Renzi) diventa difficile comprendere chi finanzia chi e per quali scopi e finalità.
Nel caso di Toti e della Fondazione Change non è irrilevante ricordare che la stessa Fondazione è stata utilizzata per sostenere, dalle nostre parti, la campagna elettorale dei Sindaci Peracchini alla Spezia e Ponzanelli a Sarzana, entrambe “designate” da Toti a guidare la coalizione elettorale di centrodestra nei rispettivi Comuni.
L'articolo apparso su un quotidiano evidenzia con chiarezza il sistema di potere che gira intorno a Toti, tra finanziamenti opachi e collaboratori fidati messi a capo di società di diretta emanazione regionale e non solo.
Uno dei più stretti collaboratori del duo Toti e Giampedrone è quel Cristiano Levaggi che da tempo è amministratore unico di Liguria Patrimonio ed è stato designato da Peracchini nel cda di Iren, la multiutility che ha assorbito il gruppo Acam.
Il presidente e tesoriere del comitato elettorale di Toti è invece, guarda un po’, quel tale Alberto Pozzo che Toti ha messo a capo di IRE spa la società regionale cui è stato affidato l’incarico importantissimo di stazione appaltante e direzione lavori del nuovo ospedale del Felettino.
Quello stesso Alberto Pozzo che, con inusitata arroganza e totale mancanza di rispetto verso le istituzioni locali spezzine, non si è mai presentato a relazionare in merito all’appalto del nostro nuovo ospedale e che ha condotto alla fine al disastro della revoca dell’appalto in questione.
Non c’è che dire.
Complimenti Toti.
Per la trasparenza del suo operato politico.
Per la scelta dei suoi collaboratori.
Alla faccia degli interessi della cittadinanza"
Al post di Melley così replica il gruppo consiliare di di Cambiamo! Andrea Biagi, Enzo Ceragioli e Marco Frascatore.
«Il consigliere Melley ci sorprende: oggi scopriamo che in realtà è un investigatore che opera in incognito. Ci spiace che si sia dato tanto da fare per questa causa, avrebbe potuto impiegare decisamente meglio il suo tempo. Il capogruppo di LeAli non ha resistito alla tentazione di ergersi a giudice, non avendone l’autorità e incappando invece in una brutta figura, perché dà per certo ciò che non lo è – proseguono i consiglieri – poiché non è la prima volta che si lascia andare a giudizi da un pulpito abbiamo un suggerimento: forse dovrebbe pensare a un altro tipo di carriera e, nel frattempo, smettere di fare affermazioni a caso, sarebbe un bene per tutti».