Sembra ottimista il Vice segretario PD Andrea Orlando, intervistato da Radio Radicale, sulla possibilità di trovare un accordo nella maggioranza sulla questione della prescrizione.
“Ora c'è l'impegno di tutti a trovare una soluzione”- afferma Orlando, che rimarca subito la differenza rispetto a sole poche settimane fa - abbiamo superato lo scoglio delle posizioni rigide dei mesi scorsi. Politicamente è già un risultato importante. C'è una trattativa vera, non più un muro contro muro. C'è l'impegno a trovare una soluzione. Poi ovviamente l'esito andrà vagliato tecnicamente”.
Da qui l'invito: “La soluzione la possiamo trovare all'interno della maggioranza. Riteniamo sbagliato alternare la disponibilità al confronto con l'iniziativa congiunta con forze dell'opposizione. Questa strada andrebbe intrapresa solo quando non si raggiunge l'accordo. Si rischia se no di indebolire la trattativa”
E sulla costituzionalità della proposta commenta: “Credo che la costituzionaltà venga dalla riduzione della differenza di trattamento tra il caso in cui c'è una condanna e quello in cui c'è una assoluzione. Ci può essere una differenziazione, ma non deve essere tale da creare una forma di eccessiva sperequazione. In caso di assoluzione prosegue la prescrizione; in caso di condanna cosa succde? Quale è l'elemento che garantisce l'imputato dal rischio di un processo infinito? Se si do una risposta a questa domanda si risponde ad un tema politico, ma anche costituzionale”.
Sulla posizione di Italia Viva aggiunge: "Mi auguro che dia un contributo sulla strada che si è aperta".
Nel corso dell'intervista Andrea Orlando esprime la propria opinione anche sull'episodio avvenuto nei giorni scorsi, durante la campagna elettorale per le elezioni regionali in Emilia Romagna, che ha visto protagonista il leader della Lega Salvini che ha citofonato ad un cittadino tunisino per chiedergli se fosse uno spacciatore.
"Siamo arrivati a livelli che vanno al di là dell'immaginabile. Si parla di Stato di diritto e di garantismo, ma non c'è nulla di più sacro del domicilio delle persone. Ora è stato messo in discussione per motivi propagandistici.
I liberali del centrodestra qualcosa dovrebbero dire. Lo Stato di diritto nasce con il rispetto del domicio, se lo si mette in discussione si va verso una deriva spaventosa".