"L’unica che perde ogni occasione per tacere è soltanto l’onorevole Paita, che dopo decenni trascorsi all’Amministrazione della città e alla Regione Liguria soltanto nel 2020 si accorge che a Melara c’è la centrale Enel", replicano Manucci e Frijia alle parole della deputata di Italia Viva.
Proseguono i due consiglieri comunali di Fratelli d'Italia: "La linea del Sindaco Peracchini è stata fin da subito chiara e concreta: la giunta ha deliberato una variante al PUC proprio per impedire che si bruciassero combustibili fossili alla Centrale incluso il turbogas. Una delibera che è stata votata dal Consiglio Comunale quasi unanime, perché garantisce che tutti gli investimenti fatti da Enel passino al vaglio dell’Amministrazione. Un documento concreto che mette Enel in condizione di non aver più carta bianca".
"La palla - concludono - ora ce l’ha il governo e il ministero competente: non sappiamo dove fosse Paita nei decenni in cui alla Spezia si è respirato carbone, ma direi che è bene che tutti i partiti di maggioranza che sostengono il governo facciano pressione sul Ministero perché si trovi una soluzione alternativa al sito della Spezia. Tutto il battage mediatico proprio ai cittadini non serve."