Si è percorsa una strada precisa, che all’inizio avevamo giudicato positivamente, ma poi la macchina ha sbandato: quando è stato presentato un progetto non voluto dai commercianti, dagli operatori della piazza stessa, da buona parte delle associazioni che avevano preso parte ad un percorso partecipativo, rivelatosi fasullo. La consultazione della cittadinanza in merito ai progetti da portare avanti è stata cestinato in barba alla vera partecipazione popolare.
Davanti a un vero e proprio bluff era doveroso opporsi.
Per un periodo l’Amministrazione ha insistito sul progetto vincitore, ma non vincolante, minacciando il rischio di perdere i 4,2 milioni di fondi regionali, e dicendo che queste erano le uniche risorse messe a disposizione.
Abbiamo scoperto che si possono investire molte più risorse di quelle ipotizzate. E’ il bando stesso a dirlo, e lo suggerisce anche la Regione. Questo consentirebbe cosi una trasformazione vera dei luoghi, con la previsione anche di nuove funzioni, e non un semplice rifacimento che si limiti a tappare le falle ed a migliorare le brutture della Piazza di oggi.
Abbiamo poi assistito alla pessima figura di un Ente che, dopo due anni e mezzo di discussione, si presenta con un progetto sfornito di preventivi studi legati alla rete commerciale ed alle sue offerte, alle politiche della sosta e della mobilità, alla connessione con il resto della città. Come se Piazza del Mercato sorgesse in mezzo al deserto e non nel cuore pulsante del centro. Prova dell’errore è proprio l’intenzione di affidare ad ATC MP uno studio di fattibilità tecnico economica per realizzare un parcheggio in struttura nella piazza o in altre zone del centro città.
Al di là del fatto che non bisogna scomodare chissà quali tecnici per rilevare aree da destinare a park in struttura: si potrebbe costruire un parcheggio sotterraneo in Piazza Beverini, pedonalizzando l’area sovrastante; c’è l’ipotesi di un parcheggio sotterraneo alla Pinetina; si potrebbe realizzare un parcheggio in struttura nell’area occupata dalla Marina Militare dove trovano oggi sede le Associazioni d’Arma – certo si dovrebbe avere la capacità di relazionarsi con essa in termini proficui.
Quello che ci lascia ancora più perplessi, oltre che l’immobilismo di Peracchini e della Giunta nel ricercare soluzioni alternative, è la mossa che si sono inventati: far giudicare l’ipotesi di un parcheggio inserito all’interno di Piazza del Mercato, quando quest’ipotesi è già stata giudicata da una commissione tecnica, nominata da loro stessi. Due gli scenari futuri: o il giudizio di questi secondi tecnici smentirà clamorosamente quello dei primi – e ci troveremmo così a dover rilevare l’incompetenza di qualcuno; o vi sarà una conferma del primo giudizio - ed allora saremmo di fronte alla mascherata volontà dell’Amministrazione di allungare il brodo sulla pratica, per, alla fine, tornare ad imporre una seconda volta il progetto di prima, per il rischio di perdere risorse e tempo (d’altronde è sempre stata questa la volontà del Sindaco).
Noi ci opporremo affinché questo scenario non si configuri.
In ogni caso pensiamo sia irrealistico che, entro fine mandato, il Sindaco riuscirà a tagliare il nastro della nuova Piazza del Mercato. Anche questa rimarrà, purtroppo, nell’elenco delle promesse fatte alla città ed ai commercianti.
Marco Raffaelli, Luca Erba, Dina Nobili
Gruppo Consigliare Partito Democratico