Da due anni e mezzo la Giunta spezzina tesse un filo nero sulle questioni politiche legate alla memoria.
Il Sindaco Peracchini continua a ribadire che nell'attuale Giunta sono condivisi i valori della Resistenza, dell'antifascismo e dell'antinazismo ma, nei fatti, è evidente quanto non sia così!
Rispetto a questi valori infatti non sono state portate avanti azioni conseguenti ma, anzi, ci si è barcamenati in assenze e atteggiamenti deprecabili di profonda ambiguità: i festeggiamenti smodati con cori da stadio nella sala del Consiglio Comunale il giorno della vittoria sono stati l’inizio di certi atteggiamenti.
Si è continuato senza una parola ufficiale di cordoglio e di vicinanza alla famiglia del povero ragazzo tunisino caduto dalla balaustra di Piazza Europa.
Si è proseguito con l'assenza di rappresentanti dell’Amministrazione Comunale a più di una manifestazione antifascista fino a far mancare il Gonfalone della città alla commemorazione della strage nazifascista di Sant’Anna di Stazzema.
Poi gli attacchi al parroco di piazza Brin in relazione alla manifestazione contro Casa Pound quando il Sindaco Peracchini definì Don Vannini: “cosiddetto prete e .....cerchi di capire il Vangelo di oggi” dopo che si era permesso di suonare le campane “a morto“.
E, ancora, l’imbarazzante assenza della Lega al conferimento della Benemerenza Civica al direttore della Caristas reo, secondo la Lega, di aiutare con dedizione ed impegno i migranti.
La lista purtroppo potrebbe continuare.
Si è poi arrivati a ieri sera quando la maggioranza è uscita dall’aula del Consiglio Comunale rifiutandosi di alzarsi in piedi alla lettura della mozione del consigliere Baldino circa la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Così facendo il centrodestra ha reso nulla la votazione per poi ripresentare, successivamente, una mozione sul tema eliminando però la parola razziale dal testo e tentando, ancora una volta, di equiparare nazifascismo e Comunismo.
Un tentativo sulla cui gravità, falsità ed intenzione ci siamo già, più volte, espressi.
Ricordando i preti cattolici che si adoperarono per le operazioni di partenza dei detenuti ebrei nei lager dalla Spezia, ci chiediamo come possano i consiglieri comunali di matrice cattolica sostenere questo vergognoso atteggiamento.
Certe azioni rappresentano una visione diversa del mondo ma chi rappresenta le Istituzioni, al di là delle preoccupazione dei propri equilibri politici, dovrebbe trasmettere e lavorare per un senso condiviso del vivere democratico basato sui valori fondanti la Repubblica e la Costituzione nata dalla Resistenza e non portare avanti un filo nero che sta portando la città in una realtà buia, superficiale e intollerante.
È assolutamente necessaria una manutenzione della memoria che ci permetta di non ripercorrere, seppur in modo differente, quei tragici momenti.
È assolutamente necessario uno slancio dei cittadini affinché si rafforzi la coesione sociale su dei valori condivisi che sono rappresentati simbolicamente dalle medaglie riconosciute alla nostra città, esempio in Italia e nel mondo per le sue virtù democratiche in cui tutti dovremmo accomunarci.
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Federazione della Spezia