"Questa storia infinita proseguirà ancora a lungo, tutto per "merito" dell'incapacità politica e gestionale delle giunte regionali e comunali di centrodestra. Dopo quasi 5 anni di Toti e 2 anni e mezzo di Peracchini, infatti, non solo del nuovo ospedale non c'è ancora una pietra, ma si annuncia in pompa magna un nuovo bando e una nuova procedura di appalto, come se questo possa tranquillizzare una popolazione ormai esasperata dai disservizi di una sanità da tempo sull'orlo del collasso".
"La giunta comunale ha bloccato la concessione a Pessina senza coinvolgere minimamente la cittadinanza, come aveva chiesto nei giorni scorsi il consigliere comunale Prc Massimo Lombardi che proponeva l'attivazione di una commissione ad hoc e un dibattito pubblico con il sindaco".
"Invitiamo la popolazione spezzina a difendere il diritto alla salute pubblica, la democrazia e la trasparenza degli atti di chi ci governa: se è vero che l'appalto a Pessina presentava aspetti poco chiari, le attuali amministrazioni regionali e comunali intendono avvalersi del project financing, preludio a una privatizzazione della sanità, antico "sogno proibito" delle destre".
"Occorre vigilare attentamente per difendere il diritto sacrosanto alla salute pubblica, diritto che viene continuamente messo in discussione da chi pensa solo agli interessi economici di chi è pronto a fare affari a discapito del bene comune di tutti i cittadini".
"Peracchini e Toti sappiano che la città si opporrà con ogni mezzo un simile disegno politico".
Rifondazione Comunista, federazione provinciale della Spezia