"Un Toti in affanno promette milioni di euro ed investimenti. Basta con la campagna elettorale perenne della destra, il cantiere del Felettino riparta".
Così Guido Melley e Roberto Centi, LeAli a Spezia, Federica Pecunia, Italia Viva, Paolo Manfredini, Partito Socialista, Luigi Liguori, Spezia bella, forte ed unita, Massimo Lombardi, Spezia bene comune, Massimo Baldino Caratozzolo, Per la nostra città, Marco Raffaelli, Luca Erba, Dina Nobili, PD, che continuano: "È il Toti Style: passerella, nastro rosso, promesse ed impegni a profusione, scaricabarile su "quelli di prima". Ieri, in un clima surreale, Toti ha promesso 30 milioni di euro (ma dove li trova? Lo dica agli spezzini ed ai liguri tutti), investimenti non precisati per la fase di transizione, nuove assunzioni. Un paradiso. La ciliegina sulla torta: affidare il progetto del Felettino ad una nuova società con nuova gara. Forse Toti ha in mente il fallimentare progetto Erzelli, forse fantomatiche cordate del nord disposte a costruire un progetto altrui. Forse la privatizzazione della sanità pubblica. E tutto questo con i fidi Peracchini e Ponzanelli ad annuire contenti".
Concludono i consiglieri di opposizione: "Le difficoltà di Toti sono comprensibili: un nuovo partito che non decolla, le elezioni regionali alle porte con un centro destra diviso a trazione leghista, una gestione della vicenda Felettino e della sanità ligure irresponsabile ed incompetente, un totale disinteresse per il territorio spezzino e le sue istituzioni, salvo, appunto, passerelle. Da parte nostra, domani saremo in piazza con i sindacati per rivendicare una sanità pubblica degna di questo nome ed il nuovo ospedale".