È questo il commento iniziale dei consiglieri del PD Raffaelli, Erba e Nobili, che proseguono: "Tante domande poste, nessuna risposta. Ma una certezza: un'amministrazione comunale totalmente appiattita sulla linea della Regione, in direzione totalmente opposta agli interessi degli spezzini ed al loro diritto a veder ripresi celermente i lavori del cantiere".
"Una terzia via tra l'alternativa del "o si fa il progetto originario o tanti saluti" data da Peracchini e Toti può essere ancora possibile. Lo suggeriscono anche alcuni pareri tecnici dati da soggetti verificatori e contenuti nelle conclusioni di IRE".
"Tuttavia per concretizzare ciò si dovrebbero possedere gestione e capacità politica; appunto le grandi assenti sulla vicenda. Da quando ha preso le redini del governo degli Enti locali sul tema della sanità la destra ha causato solo danni".
Per i tre infatti: "Spezia non è l'unica realtà dove le strutture sanitarie sono al palo. Abbiamo fermi gli interventi previsti per gli ospedali di Albenga, Cairo Montenotte, Bordighera, Erzelli. Sono bloccate le opere del Galliera e l'integrazione progettata tra i distretti di Sanremo ed Imperia. Tutta la Liguria è paralizzata".
"Senza contare che sul nostro Ospedale torniamo indietro per ben la seconda volta grazie a chi ci governa: prima con la Giunta Biasotti, ora con la Giunta Toti e l'amministrazione Peracchini. A farne le spese però saranno ancora una volta gli spezzini, perché, se si andrà incontro alla risoluzione del contratto, per la realizzazione del nuovo ospedale si andrà incontro ad un'odissea".
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