I Consiglieri comunali di Porto Venere Bene Comune hanno inoltrato alla Prefettura un documento contenente alcune osservazioni al piano PEE (Piano Emergenza Esterna) relativo allìimpianto di ricezione e rigassificazione del gas naturale liquefatto della G.N.L. Italia S.p.A. Il piano è in fase di aggiornamento e verrà presentato al pubblico il 7 novembre a Porto Venere. I termini per la presentazione delle osservazioni a tale piano scadono però prima di tale data, in quanto fissati a 30 giorni dalla pubblicazione della comunicazione, avvenuta il 2 ottobre.
La prima osservazione contenuta del documento del gruppo consiliare di minoranza riguarda proprio questo: "Nelle premesse abiamo fatto una prima ossevazione, che è in realtà di "metodo". Come è evidente la presentazione del 7 novembre, che ragionevolmente per alcuni sarà la prima visione del documento, in data postuma alla chiusura dei termini per l'invio delle osservazioni risulta penalizzante sul fronte "partecipativo". Si è scelto il termine di 30 giorni, ma la legge ne consentirebbe anche 60".
"Nei seguenti commenti - proseguono gli esponenti di Porto Venere Bene Comune - ci siamo attenuti alla valutazione del documento stesso, che risulta assai carente nelle interazioni con i siti e le funzioni militari (non citate tout court) e sul fornte a mare. Ad esempio, come interferisce il traffico nautico nelle manovre ordianarie delle gasiere? Come si avvisano e si coordinano i natanti in caso di eventuale incidente?"
"Infine abbiamo posto l'accento sulla debolezza cronica del comune, ovvero la dipendenza sostanziale da un'unica arteria, che verosimilmente risulterebbe inagibile in caso di malaugurato incidente. Inoltre chiediamo esercitazioni più "realistiche" per la popolazione di quanto visto nel 2010".