"Ricordiamo che sono ormai innumerevoli le testimonianze sparse sul territorio nazionale che vedono i cinghiali ridursi in numero o addirittura sparire in alcune aree quando nel loro habitat si sono stabilizzati i lupi. Dove invece si pratica la caccia al cinghiale da decenni, i cinghiali si disperdono, diventano più prolifici e peggiora la situazione. Lo affermano anche recentissimi studi scientifici e ricerche sui feromoni", così, il consigliere regionale Marco De Ferrari a margine della votazione in Aula sull'Odg per una gestione ecologicamente corretta della presenza del lupo.
"Si aggiunga che, affinché 'il lupo faccia il lupo' (ossia, il predatore esclusivo di selvatici, come sua natura) e affinché si possano salvaguardare le attività antropiche, è sufficiente ricorrere a recinzioni debolmente elettrificate e a cani pastore, che hanno efficacia scientificamente comprovata al 100%", prosegue il consigliere pentastellato.
"Le Regioni, quindi, se vogliono davvero stare dalla parte degli agricoltori, incentivino l'utilizzo di questi e altri strumenti ecologici a chiunque lo richieda, promuovendo anche il comodato d'uso e lascino in pace i lupi. E si abbandonino tutti i pregiudizi dal retrogusto medioevale su questo meraviglioso predatore... che in Italia tra l'altro non ha mai attaccato l'uomo. Si adotti insomma al più presto il Piano Lupo promosso dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa, presentato ormai circa 180 giorni fa, e le 22 azioni ecologiche e incruente ISPRA. Con il piano lupo nazionale si possono salvare capre, (cavoli) e lupi". conclude De Ferrari.