"E’ difficile avviare anche un minimo d’interlocuzione politica a Sarzana. Il confronto è stato sostituito dalle contumelie, da demagogia urlata o, come nel caso dell’attuale amministrazione comunale, da un continuo gridare allo scandalo su presunte malefatte delle amministrazioni precedenti.
Naturalmente è possibile e anche plausibile che le vecchie amministrazioni abbiano commesso errori, ma da parte di chi è chiamato alla gestione del bene comune della collettività non è lecito limitarsi ad una facile denuncia del passato al fine di nascondere le proprie inefficienze. Particolarmente se i casi sollevati riguardano un abito per il custode dello stadio o che guidasse l’auto del sindaco. Siamo veramente a livelli molto bassi della polemica politica.
Viene il legittimo sospetto che si creino artificiose montature scandalistiche al fine di non parlare dei problemi reali della città. Per questo inizierò a rivolgere alcune domande ai nostri amministratori, nella speranza che vogliano rispondere non a me, che rappresento solo me stesso, ma ai cittadini sarzanesi. Per facilitare ne farò poche al giorno, avvertendo che non perderò tempo per gli immancabili interventi di chi parlerà del “partito di Bibbiano”, di “50 anni di dominio” e di altra demagogia retroattiva.
- 1. Che fine ha fatto la presentazione del NUOVO PIANO REGOLATORE affidato all’arch. Boeri?
- 2. La sindaca aveva dichiarato che entro un anno dalla sua elezione sarebbe stato inaugurato il nuovo ponte della Bradia. Un anno e mezzo è passato e non si vede neppure la prima pietra.
- 3. Il nuovo piano spiagge di Marinella e la sistemazione del litorale?
- 4. Avevate trionfalmente annunciato la soluzione positiva per Villa Ollandini. Siamo fermi agli annunci?
- 5. Le scuole sarzanesi sono sempre nella medesima situazione. Gli annunci di una soluzione radicale con l’abbattimento dell’edificio delle scuole Poggi/Carducci e la realizzazione di un nuovo grande complesso scolastico si è arenata alle conferenze stampa?
- 6. Iacopi, il carabiniere che ha insultato in Presidente della Repubblica Mattarella, ha ripreso a ringhiare, come sua abitudine, contro “il nemico”, invece di scusarsi inventa fantasiose commissioni d’inchiesta per verificare se a Sarzana non si possa essere creato un “caso Bibbiano”. Perché? Se ha qualche informazione è “notizia criminis” e come amministratore e carabiniere è obbligato alla denuncia alla magistratura, se invece, come più probabile, è una manovra diversiva per distrare l’opinione pubblica, in questo caso è perdita di tempo e distrazione di risorse collettive".