Condividiamo la delusione espressa dai pendolari liguri, a seguito del tavolo del 5 settembre scorso con la Regione. Il Pd presenterà nei prossimi giorni in aula alcune interrogazioni per affrontare il problema dei pesanti disservizi ferroviari che continuano a susseguirsi nel nostro territorio (tra cui il caso eclatante della soppressione di una ventina di treni a ridosso di Ferragosto).
Porremo all’assessore Berrino tre semplici domande:
- 1) quali provvedimenti ha assunto per sanzionare Trenitalia, a seguito del caos treni di quest’estate, al di là delle rituali parole di sdegno;
- 2) se la Regione si sia dotata o meno di adeguati strumenti di monitoraggio, per fotografare, almeno su base annua, la lunga serie di disservizi addebitabili all’impresa ferroviaria o alle mancanze del gestore delle rete: una condizione necessaria per provare a modificare l’attuale situazione del servizio pubblico, totalmente sbilanciato a sfavore dei cittadini-utenti
- 3) se abbia intenzione, al di là dei proclami estivi – l’assessore Berrino aveva minacciato la revoca del contratto – quantomeno di rinegoziare le condizioni del contratto di servizio, che presenta molti buchi neri su questioni fondamentali come l’aumento dei chilometri del servizio, la riduzione dei tempi di percorrenza, il potenziamento (mai attuato) delle linee verso l’entroterra, il metodo di calcolo delle penali, un sistema tariffario più vantaggioso per fasce deboli e giovani, l’estensione del biglietto integrato all’area metropolitana genovese.
Ci aspettiamo risposte. Non le solite parole di circostanza.
I consiglieri regionali del Pd ligure Giovanni Lunardon e Luca Garibaldi