“Rifarei tutto quello che ho fatto”, esordisce così, senza particolari mea culpa, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini dopo le durissime parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con le quali ha annunciato anche le proprie dimissioni.
“Chi ha paura del giudizio del popolo italiano non è libero. Bastava un Saviano, un Travaglio, un Renzi di turno per raccogliere tutta questa sequela di insulti. La critica più surreale è stata che non si fanno le crisi di agosto, i parlamentari devono lavorare anche ad agosto come tutti gli italiani - L’intervento del Ministro viene interrotto dai cartelli mostrati dai senatori tra le fila del PD - Libertà è non avere nessun padrone, non voglio un’Italia schiava di qualcuno, non voglio catene. Siamo il paese più bello e più ricco del mondo, sono stufo che ogni nostro passo debba dipendere dalla firma di qualche funzionario dell’Unione Europea”.
Quindi è il turno del leader della Lega che decide di togliersi qualche sassolino dalle scarpe nei confronti del Primo Ministro Giuseppe Conte: “Non mi è mai capitato di parlare con la Merkel chiedendo consigli per la campagna elettorale perché Salvini ha chiuso i porti. In Italia si arriva solo se si ha il permesso di arrivare, se qualcuno ha nostalgia del business dell’immigrazione clandestina non può andare d’accordo con me”.
Poi il Ministro Matteo Salvini si richiama ad un paventato accordo tra il PD e il Movimento 5 Stelle: “Se qualcuno pensava da mesi ad un cambio di alleanza non aveva che da dirlo, vi ci vedo a riformare il CSM con Lotti, a fare la riforma del lavoro con Matteo Renzi, padre del Jobs Act. Se questo governo si è interrotto è perché da mesi in commissione e in Parlamento c’erano dei signor no che bloccavano tutto quanto”.
“Gli italiani non votano in base ad un rosario - ha concluso il Ministro Salvini - chiedo per il popolo italiano la protezione del Cuore Immacolato di Maria e non me ne vergogno. Omnia vincit amor, non ho paura. Avete scelto il bersaglio, eccomi, avete scelto il pericolo dell’Italia eccomi, pronto a sacrificarmi, non c’è problema. Il futuro degli italiani vale più di mille poltrone. Buon lavoro col partito di Bibbiano - facendo scoppiare una vera e propria bagarre al Senato con il Ministro Salvini interrotto dai senatori del PD - Se c’è già un lecito accordo di potere preso tra M5S e PD ditelo agli italiani e spiegate cosa intendete fare nei prossimi 3 anni ma è irrispettoso nei confronti del popolo. Volete tagliare i parlamentari e poi andare al voto? Ci siamo. Giovanni Paolo II° diceva che la fiducia non si ottiene solo con le dichiarazioni, bisogna meritarla con gesti e fatti concreti”.