È quello che si chiede (e denuncia) l’Associazione civica “Sarzana in movimento”, capitanata dall’ex Consigliere comunale, Valter Chiappini, che nel proprio Sito pubblica un sunto della storia dell’inaspettato palazzo retro Laurina con questa prefazione:
“Sbeffeggiati nell'ordine: i cittadini, il Comitato Sarzana che Botta!, il Consiglio comunale e la Consigliera Federica Giorgi”
Chiappini ripercorre tutta la storia di piazza Martiri, fino ad arrivare a quella che è, a suo dire, una chiara “non risposta” all’interrogazione scritta del Consigliere Federica Giorgi (M5S) nel Consiglio comunale di martedì 30 luglio 2019, come eguale “non risposta” sarebbe anche nel confronto della Mozione presentata a febbraio 2019 da Sarzana Popolare, gruppo di maggioranza.
“Se l’ex Sindaco Cavarra ha tenuto nascosto a città e Consiglieri comunali l’ultimo progetto che ha fatto “crescere” il palazzaccio Laurina, con relativa “trattativa” procedurale”, questa nuova Amministrazione ne sta certamente seguendo il modus operandi in merito, quanto meno, a trasparenza, etica e correttezza istituzionale” – apre così l’articolo, seguito subito dopo dalla pubblicazione della petizione presentata a Sindaco e Consiglio comunale dal Comitato Sarzana che Botta!
Una petizione, supportata da 528 firme di cittadini, affinchè l’Amministrazione verificasse i punti ritenuti illegittimi sia procedurali della pratica che rispetto alle norme edilizie, elencandoli e motivandoli uno per uno.
“Scongiurate lo scempio urbanistico e di legalità in Piazza Martiri” – titolava tale petizione presentata nel novembre 2018, elencando i vari punti che, secondo il Comitato erano venuti meno e qui riassunti:
- Una precedente variazione del Piano Particolareggiato priva del voto del Consiglio comunale cavarriano. Violazione della legge urbanistica nazionale.
- Un “gioco delle tre carte” sui parcheggi pubblici interrati sotto la piazza, spariti nel 2014 con delibera di Giunta e trasferiti, sempre interrati, in via VIII Marzo dove è prevista la costruzione di un hotel dello stesso costruttore.
- La cessione del diritto al sottosuolo pubblico di piazza Martiri per realizzare i parcheggi privati e la lunga rampa di accesso. Violazione di Legge.
Petizione che, nonostante l’obbligo sancito dall’ art. 40 dello Statuto del Comune di Sarzana, la nuova Amministrazione non ha ritenuto di discutere in Consiglio comunale, violando già così, secondo il Comitato “Sarzana che Botta” e l’Associazione “Sarzana in movimento” un chiarissimo obbligo istituzionale e motivando i cittadini a rivolgersi al Tar.
“Anche il parere dello studio legale D’Arrigo e Sommovigo, commissionato dal capogruppo della Lega Consigliere Emilio Iacopi, che aveva promesso sfaceli contro il progetto, – scrive ancora Chiappini - confermava le irregolarità ed illegittimità nell’iter burocratico delle autorizzazioni.
Il passo successivo nella storia Laurina, considerato inaspettato da Sarzana in movimento, ha visto Sarzana Popolare riprendere i contenuti della petizione firmata dai 528 cittadini e presentare la mozione urgente chiedendo la verifica delle prospettate illegittimità procedurali e delle violazioni edilizie ipotizzate dal Comitato Sarzana che Botta!
Petizione votata da tutta la maggioranza e Sindaco impegnato ad attuare le verifiche richieste ed a riferirne a Consiglieri e cittadini.
“Solennemente la Sindaca Ponzanelli promette quindi di rendere noto al più presto i risultati delle verifiche persino a mezzo stampa – scrive Chiappini – ma passano i mesi nel silenzio, tra le proteste dei cittadini e le denunce del Comitato”, sino ad arrivare martedì scorso alla risposta scritta all’interrogazione presentata a giugno dal Consigliere Federica Giorgi che riporta alla ribalta la questione.
La Giorgi denunciava nella sua interrogazione la mancanza degli atti di adempimento su quanto richiesto dalla mozione di Sarzana Popolare, quindi sugli impegni presi dal Sindaco e Giunta di; verifica, eventuali provvedimenti di autotutela, e rendicontazioni/discussione in Consiglio comunale su atti e contradditori con la proprietà.
Smalizia Chiappini nel proprio sito: “...e che succede solo dopo?
Martedì 30 Luglio, guarda caso giorno in cui l’ Amministrazione decide di rispondere in Consiglio comunale all’interrogazione della Consigliera Giorgi, viene inviata alla stampa una lettera in cui il Sindaco Ponzanelli chiede alla proprietà, a titolo di “riconciliazione” con la città, di recedere dall’edificazione dell’ultimo piano del palazzaccio, e di rendere l’aspetto dello stesso un po’ più conforme allo stile storico dell’albergo Laurina ristrutturato nel contesto della stessa operazione immobiliare”.
“Qualcuno chiederà – conclude l’ex Consigliere - ma hanno fatto le verifiche richieste prima dai cittadini e poi dallo stesso Consiglio comunale?
NO! Non le hanno fatte!
O quantomeno nella risposta scritta alla Consigliera Giorgi si evince chiaramente che nessuna verifica è stata effettuata nonostante la richiesta del Consiglio comunale stesso, e se le avessero fatte, ma tenute nascoste, sarebbe pure peggio – denuncia.
Trascriviamo qui la risposta scritta all’interrogazione in questione:
“Con riferimento all’interrogazione del Consigliere Giorgi si relaziona quanto segue:
- come noto il ricorso al Tar di alcuni cittadini non ha prodotto una sospensiva
- tutti gli argomenti oggetto di richiesta sono tutt’ora sottoposti a giudizio, in attesa della convocazione dell’udienza sul giudizio di merito
- tutti gli atti sul contradditorio con la proprietà ed i ricorrenti sono a disposizione del diritto di accesso da parte dei Consiglieri comunali
- resta ferma la volontà dell’Amministrazione di sottoporre all’attenzione del Consiglio comunale ogni eventuale variante in riduzione in corso d’opera del progetto ad oggi inesistente, come esplicitamente richiesto dal Sindaco in una lettera riassuntiva del recente contradditorio inviata alle parti del contenzioso giudiziale in essere nella data del 29/07/19 che si allega, anche nell’ottica di un’auspicata composizione bonaria del contenzioso già citato”.
Una risposta che non ha soddisfatto il Consigliere Giorgi e che Chiappini definisce “una chiara non risposta” verso il Consigliere M5S e verso gli impegni richiesti da Sarzana Popolare.
Nel frattempo il “palazzo inaspettato”, nato subito dietro lo storico ed ora rinnovato Hotel Laurina (ne abbiamo parlato Qui), cresce ancora ed è ormai terminato, con buona pace dei sarzanesi tutti.
Conclude così Sarzana in movimento: “Trasparenza, etica e correttezza istituzionale sbeffeggiate come i cittadini! 5 anni di protervia della precedente Amministrazione di “centro sinistra” proseguiti ugualmente dalla nuova Amministrazione di Centro Destra. Già a suo tempo Sarzana in movimento non si è preoccupata senza motivo dichiarando che, “se cambiano i suonatori, ma la musica rimane la stessa”, suonata solo da partiti diversi, le cose non sarebbero certo migliorate”.