"È infatti chiaro - prosegue - che questo tipo di procedura non prenderà in considerazioni altri siti, come invece potrebbe evidenziare una VAS, bensì si valuteranno semplicemente delle prescrizioni per rendere compatibile il progetto Recos con il sito di Saliceti. Insomma, tutt'altro che un'inchiesta pubblica, ma una decisione già ampiamente stabilita a tavolino".
Licari analizza: "Che le cose fossero già state decise lo si era del resto capito in sede di consiglio Provinciale, quando il sottoscritto, interrogando il Presidente per capire come mai un anno prima fosse stato indicato Boscalino quale sito adatto, non ha ricevuto alcuna risposta. Non solo, la richiesta di convocare la commissione ambiente per ascoltare tutti gli attori in causa, dalla Regione, ai Comuni, a Recos, passando per il Parco di Montemarcello e i tecnici del settore, sembra ormai essere caduta nel vuoto. È questo il metodo democratico di Provincia e Regione? Come pensano le Istituzioni di porre rimedio alle sacrosante preoccupazioni degli abitanti di Santo Stefano e Vezzano"
"Di certo, se questi sono i metodi, è legittimo che i dubbi si tramutino in azioni dimostrative, nonché in azioni legali", conclude il Consigliere Provinciale.