"Noi riteniamo che solo il disordine istituzionale in cui viviamo possa spiegare una simile intenzione a dieci mesi dalle elezioni regionali".
"E’ buona norma infatti discutere di regole ben lontano dalla scadenza elettorale sia per una sorta di “bon ton” politico, sia per non essere influenzati da interessi di parte che più si avvicina la data elettorale, più sono specifici e definiti.
A quanto pare il centro della riforma dovrebbe consistere nell’ abolizione del cosiddetto “listino”. Sicuramente un istituto infelice che si presta a scelte effettuate dall’alto, spesso poco trasparenti".
"Da quel che finora è dato comprendere, il “listino” verrebbe però sostituito da un meccanismo di distribuzione dei seggi su base dei voti ottenuti a livello regionale che avrebbe esiti ancora peggiori in termini di rappresentanza e di democrazia: il meccanismo penalizzerebbe le province più piccole e le liste che ottengono le percentuali più basse".
"Siccome noi continuiamo a ritenere, nonostante le numerosissime spinte che vanno in senso contrario, che una componente essenziale del processo democratico sia data da una larga rappresentanza di orientamenti politici e punti di vista sociali e economici, consideriamo che la proposta di modifica, se come pare si configura così, sia negativa perché restringe in misura significativa la rappresentanza politica e geografica".
Carla Nattero Coordinatore Regionale SI
Maria Gabriella Bianca Presidente Assemblea Regionale SI