Si è tornato a discutere del bando di gestione del servizio dei rifiuti, sabato in commissione consiliare, visto lo slittamento dei termini al 20 agosto.
La trafila burocratica che ha portato innanzitutto il Tar a rigettare la richiesta di sospensiva del bando chiesta da Acam-Iren e Provincia della Spezia, ha fatto sì che ora Lerici debba rivedere alcuni particolari, partendo dalla clausola sociale e ad un innalzamento dell'8% delle tariffe per le utenze non domestiche.
La ripercussione più importante resta però il fatto che Lerici non possa rispettare la "tabella di marcia" che aveva preventivato, vale a dire passare al nuovo gestore entro il 2019.
Ha commentato il consigliere di minoranza Emanuele Fresco: "Che ci fossero delle mancanze noi lo abbiamo detto fin dall'inizio: nel bando c'erano delle considerazioni che non avevamo motivo e mancava invece la clausola sociale. L'amministrazione dovrebbe sentire la società che ha fatto la consulenza e che abbiamo pagato una cifra ingente e tirarle le orecchie".
A rispondere è l'assessore al bilancio Aldo Sammartano: "Il Tar della Liguria ha annullato la sospensiva perché i ricorsi avevano delle motivazioni considerate insufficiente. Un'operazione sul 2020 che avrà effetti importantissimi e questo è un motivo di grande soddisfazione per Lerici. Per quel che riguarda poi la clausola sociale, noi abbiamo messo gli otto nominativi forniti da Acam, sono loro che hanno fornito dati sbagliati dicendo poi che in realtà erano molti di più i lavoratori coinvolti".
Commenta anche il Sindaco Leonardo Paoletti: "Chi gioca sporco è Iren che non dà chiarimenti e fornisce informazioni sbagliate. Noi siamo sicuri delle nostre scelte, perchè andare a bando era l'unica soluzione possibile".
Risponde il consigliere Andrea Ornati: "Il dato di fatto è che comunque non ci sarà alcun abbattimento nel 2019 quindi le promesse fatte a marzo non sono state rispettate. Stiamo andando contro la Provincia, ma un membro di questa amministrazione ne fa parte e questo è un controsenso. Invitiamo la consigliera Claudia Giastefani a dimettersi".
Ed è proprio Claudia Gianstefani, consigliera delegata al ciclo dei rifiuti, a rispondere: "Se dovrò arrivare alle dimissioni non ci saranno problemi perché fortunatamente non abbiamo da rendere conto a nessuno. Per quel che riguarda la società pagata dal Comune, loro hanno fornito un servizio, non una consulenza".