L’atteggiamento dell’assessore regionale alla sanità è di totale chiusura a qualsiasi forma di confronto. Il perdurare di posizioni inconcepibili, prive di ogni senso logico, è ancor più grave poiché ha un impatto sociale sul territorio Spezzino devastante. Tutto ciò ci conferma, ancora di più, la totale incapacità di guida dell'assessorato alla sanità, che per Cgil, Cisl e Uil dovrebbe essere, invece, seria, prioritaria e consapevole.
Perseverare sugli interventi pro privato, come minacciare di consegnare ai privati il San Nicolò di Levanto, ridurre la capacità di intervento dei due ospedali dello spezzino è inconcepibile, è intollerabile per una provincia che, da anni, sta aspettando la realizzazione di un nuovo ospedale, che per incapacità non sta avendo nessun risultato, se non quello di aver demolito una struttura che comunque contava 100 posti letto.
Cgil, Cisl e Uil di Spezia ritengono necessario aprire un confronto con la Regione Liguria sul futuro della sanità Spezzina, allo stesso tempo, le OO. SS rigettano qualsiasi ipotesi di trasferimento di attività in qualsiasi altra realtà territoriale che non sia all’interno della provincia Spezzina.
Cgil Cisl e Uil chiedono al Sindaco di La Spezia, coinvolgendo tutti i Sindaci del territorio, di indire immediatamente un confronto aperto a tutti coloro che hanno a cuore la salute dei cittadini per definire iniziative pubbliche, anche di mobilitazione, a sostegno di una Sanità territoriale pubblica, in grado di dare le necessarie risposte ai cittadini del territorio