Un documento per chiedere alla Regione di negare l’intesa sul progetto di una nuova centrale a gas presentato da Enel.
La proposta arriva dalla stessa area politica che governa la Liguria: ad avanzarla, oggi durante le commissioni congiunte di ambiente e lavoro, è stato Fabio Cenerini, capogruppo in consiglio comunale della lista “Toti-Forza Italia”.
La Regione, infatti, come ha spiegato il giurista ambientale Marco Grondacci, in base alla legislazione concorrente in materia di energia ha il potere di negare l’intesa sul progetto di Enel, motivando la bocciatura.
“È bene che la Regione ascolti il territorio. Propongo che la commissione, con un documento formale, chieda che venga negata l’intesa”, ha detto Cenerini.
La proposta è stata accolta anche da Guido Melley di LeAli a Spezia, e verrà tradotta in un documento scritto che dovrà essere approvato dalle commissioni congiunte.
Il prossimo passo, intanto, è la seconda “puntata” dell’audizione dei vertici di Enel, che si presenteranno nuovamente davanti ai consiglieri comunali venerdì 19 luglio.
D’accordo con la proposta di Cenerini anche Massimo Baldino: “Bisogna esercitare tutte le leve possibili sulla Regione e sul ministero dell’Ambiente”.
“Credo che ci sia la possibilità di impugnare l’eventuale atto autorizzativo davanti ai tribunali amministrativi”, ha fatto notare Marco Raffaelli del Partito Democratico.
Cenerini ha anche criticato duramente il comportamento di Luigi Di Maio, che in qualità di ministro dello Sviluppo Economico dovrà autorizzare o meno il progetto di Enel. Di Maio, sabato alla Spezia, ha incontrato gli attivisti del M5S ma non il sindaco Pierluigi Peracchini. “È un comportamento da scappati di casa. Si è trattato di uno schiaffo alla città da parte di chi si fregia di rispettare i cittadini più degli altri”, ha attaccato Cenerini.
Sul fronte delle associazioni ambientaliste, ascoltate oggi in Comune, la posizione è unanime: un secco no al progetto della nuova centrale a gas in sostituzione dell’attuale gruppo a carbone.
“Ci siamo espressi negativamente e abbiamo inviato le nostre osservazioni al ministero dell’Ambiente – ha spiegato Stefano Sarti, vicepresidente di Legambiente Liguria – Apprezziamo che anche l’amministrazione abbia fatto lo stesso. Un ruolo importante è proprio quello del Comune: bisogna chiedere l'interruzione dell'iter di autorizzazione del progetto. Se ci sarà un giudizio positivo del ministero sarà difficile avere margine per bloccare il progetto”.
“Siamo tutti d’accordo sul no, ma nell'eventualità che ci venga imposto il turbogas, dobbiamo chiederci quanto inquinerà, quale sarà il destino dell’area e se ci sono dei possibili investitori – ha osservato Giorgio Di Sacco Rolla di Italia Nostra – Sono domande a cui deve rispondere una politica che guarda al lungo termine, non soltanto ai prossimi anni”.
“Non possiamo essere d'accordo con il progetto della nuova centrale a gas, che andrà a incidere negativamente sul cambiamento climatico”, ha rilanciato Paolo Canepa della Lipu.
“Abbiamo avversato il gas fin dall’inizio degli anni 2000, quando Moratti venne ad Arcola e ci propose una centrale a turbogas – ha ricordato Corrado Cucciniello dell’Associazione Comitati Spezzini – Tanta gente scese in piazza e protestò, spingendo l'allora presidente Claudio Burlando a dire no alla proposta, esercitando il potere concorrente della Regione. Speriamo che anche nel caso di Enel la Regione eserciti questo potere, anche se ho sentito il presidente Toti esprimersi favorevolmente sul progetto. Verso la giunta comunale, che ha tenuto un comportamento ambiguo, non ho alcuna fiducia”.