L'Unione delle Province d’Italia ha promosso in questi giorni un’iniziativa su tutto il territorio nazionale per sensibilizzare e chiedere a Governo e Parlamento la revisione della legge Delrio del 2014, il ripristino dei trasferimenti statali commisurati alle competenze degli enti in materia di viabilità, edilizia scolastica e tutela ambientale e, infine, l’attuazione delle linee guida elaborate dalla Commissione Candiani istituita presso il Ministero dell’Interno e finalizzate a una rivisitazione organica della disciplina del Testo unico degli Enti Locali.
L’iniziativa in questione consiste nella formale presentazione al Governo e alle Camere di un Ordine del Giorno, uguale su tutto il territorio nazionale e sostenuto dai Sindaci dei Comuni italiani, nel quale sono affermate sia l’insostenibilità dell’attuale assetto normativo e finanziario cui sono sottoposte le Province sia l’urgenza di intervenire con nuove norme incisive e definitive che ripristinino l’operatività degli enti di area vasta e superino la stagione degli interventi spot che ha caratterizzato il biennio 2017/18.
Anche alla Spezia i Sindaci, tra i quali entrambi i candidati Presidente Pierluigi Peracchini e Alessandro Silvestri, hanno risposto a questo appello condividendo e sottoscrivendo il documento promosso da UPI: proprio oggi dalla segreteria della Presidenza della Provincia è partita la Pec indirizzata a Palazzo Chigi, Montecitorio e Senato contenente l’Ordine del giorno sostenuto e firmato dai Sindaci del nostro territorio.
“L’adesione dei Sindaci a sostegno del documento sulle sorti delle Province è un segnale politico molto positivo e indice di un atteggiamento maturo e responsabile dei nostri Amministratori locali che, invece di inseguire suggestioni demagogiche e dannose, hanno dimostrato alle Istituzioni nazionali quanto sia indispensabile per la qualità della vita dei nostri cittadini e delle comunità riconoscere dignità, strumenti e risorse alle nostre Province” dichiara il Vice Presidente reggente della Provincia della Spezia Andrea De Ranieri.
“Nessuno rimpiange le Province come erano prima della legge 56/2014, ma occorre rivisitare profondamente e che sia assicurata ai nostri enti quella capacità e autonomia operativa nelle competenze che le sono assegnate e che, da ormai cinque anni, l’azzeramento totale delle risorse non consente più di sostenere. Spero che Governo e Parlamento rompano gli indugi e a fronte del grande segnale arrivato dai Sindaci di tutta Italia con la sottoscrizione di questo Ordine del giorno, mettano mano alla normativa e ai trasferimenti delle risorse economiche indispensabili per i servizi che la Provincia deve erogare”, conclude De Ranieri.