"L'abolizione dell'Imu sui beni strumentali, ossia gli immobili dove l'impresa opera, è una delle richieste che Cna da tempo ha rivolto al governo e che, in occasione delle assemblee che stiamo tenendo sui territori con le nostre imprese, ci viene chiesto" dichiara Angelo Matellini, direttore della Cna della Spezia, ponendo l'attenzione sulla natura stessa degli immobili strumentali, che non rappresentando una forma di accumulo di patrimonio, ma una necessità per fare impresa e creare lavoro e sviluppo, per questo dovrebbero essere esclusi dall'applicazione IMU.
A titolo esemplificativo: un capannone artigianale di 3000 mq, nel 2012 ha pagato un IMU di 14.770 euro mentre nel 2013 pagherà 16.012 euro; un capannone artigianale di 1700 mq che ha pagato, nel 2012, 6.310 euro ne pagherà quest'anno 6.840. A questo poi, si va a sommare l'introduzione della TARES, la nuova tassa rifiuti che, attraverso la singola voce relativa alla maggiorazione di 30 centesimi a mq. per la copertura dei costi indivisibili dei Comuni (illuminazione, strade. ecc.) determinando una forte crescita dell'imposizione sulle imprese. Al peso di questa imposta sulle imprese, quindi, si aggiunge anche l'arrivo della nuova TARES che si farà sentire a partire da dicembre, con la maggiorazione prevista nonostante le prime due rate ripropongano gli importi della vecchia TARSU.
"Sono ormai costi iniqui e insostenibili, le imprese non ce la fanno più, sono a rischio di chiusura con ciò che significa per lavoro ed economia – dichiara Matellini – nei prossimi giorni in occasione delle nostre assemblee incontreremo le istituzioni locali e i parlamentari che impegneremo su queste battaglie a difesa delle nostre imprese e del territorio".