Lotta al lavoro nero e all'abusivismo, monitoraggio economico per evitare infiltrazioni criminali e usura, rapporto di stretta collaborazione per favorire lo sviluppo delle imprese e del territorio: questi gli obiettivi all'ordine del giorno dell'incontro tenutosi stamani tra Confartigianato La Spezia e la Guardia di Finanza per conoscere il nuovo comandante provinciale, il Colonnello Massimo Benassi.
La delegazione in rappresentanza della piccola e media impresa era formata dal Presidente della Confartigianato, Paolo Figoli, dal direttore provinciale Giuseppe Menchelli, dal vicepresidente Paolo Attilio Garbini, dal membro di giunta e Presidente Confart, Mauro Strata e dal responsabile categorie Nicola Carozza. Il colonnello Benassi, originario della Spezia, proviene da un'importante esperienza a Lodi dove ha ricoperto incarico analogo, distinguendosi in molte operazioni di successo: dal sistema di false residenze, agli arresti per corruzione nell'amministrazione, dal contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, all'evasione fiscale.
Il presidente Paolo Figoli e il direttore Giuseppe Menchelli hanno fatto una panoramica sull'economia spezzina, la crescita del turismo, i problemi della cantieristica, i ritardi nei pagamenti, la crisi negli ordinativi nella meccanica e nell'edilizia. Grande attenzione al tema dell'abusivismo che penalizza l'attività di estetica, l'acconciatura, i fotografi, taxi e noleggi. Nei periodi di crisi infatti si fa sentire maggiormente, chi lavora 'in nero' senza partita IVA ed autorizzazioni.
Nel corso dell'incontro il colonnello Massimo Benassi ha parlato con affetto della sua città e affrontato molti altri temi sulle potenzialità e lo sviluppo della nostra provincia nel settore del turismo e della nautica. Il Comandante Benassi ha manifestato attenzione per il mondo della piccola e media impresa e sottolineato la necessità di collaborare con Confartigianato per tutelare le imprese sane e oneste contro l'abusivismo e la concorrenza sleale.
Si è così rafforzato con questo incontro, il «connubio» tra Associazione di via Fontevivo e la Guardia di Finanza, auspicando incontri periodici e una fattiva e continuativa collaborazione.