Il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, chiede al prossimo governo di rivedere una tassa che considera "espropriativa" perché colpisce il patrimonio. La Germania, che molti indicano ad esempio in Europa, "ha da tempo decretato che nessuna tassa può colpire un bene oltre la ricchezza prodotta, in Italia, invece, c'è una miriade di immobili che a causa dell'Imu non solo hanno perso tra il 10 e il 20% del valore ma non producono alcun reddito", insiste il Presidente di Confedilizia.
Abolire l'Imu sulla prima casa e rimodularla su base reddituale per gli altri immobili, quale beneficio porterebbe al mattone e quindi alla ripresa?
"L'impulso alla crescita sarebbe rilevante; torneremmo in breve tempo alla situazione del 2000, quando le case oggetto di compravendita furono 690.478 contro le 480.000 stimate nel 2012. Sarebbe poi ripristinata l'equità, tre proprietari su cinque hanno infatti pagato l'Imu attingendo ai risparmi, un fatto insostenibile tanto più sul medio periodo. Confedilizia combatterà quindi affinché l'Imu sia uno dei temi centrali della prossima legislatura. Vogliamo che i partiti prendano posizione non solo sull'Imu in sé ma se sia giusto applicare più imposte e tasse a carattere progressivo fino alla espropriazione surrettizia del bene".
Giudica l'Imu un imbroglio?
"il gioco dell'Imu è basato sulla pretesa definizione di "seconda casa", includendovi sia quelle per le vacanze sia le abitazioni affittate. Viene poi applicata una tassazione smodata, in molti Comuni superiore al 10 per mille, che di fatto ne azzera ogni possibile rendimento. Se l'Imu sopravviverà fino al 2014, la locazione legale sparirà in favore del nero o il mercato si bloccherà. I proprietari che sono costretti a vendere, hanno peraltro già iniziato a non rinnovare gli affitti. La conseguenza sociale potrebbe essere gravissima, visto che la mobilità anche occupazionale sul territorio è da sempre garantita dalla proprietà diffusa".
Quale è stato l'abbaglio?
"La giustificazione ufficiale dell'Imu è stata l'urgenza di porre rimedio ai conti pubblici, partendo dalla convinzione, peraltro errata, che l'Italia avesse un'imposizione più bassa che all'estero. Secondo altri è tuttavia in atto il tentativo di trasferire i risparmi degli italiani dal mattone verso i mercati finanziari. In sostanza c'è un'ideologia che tende alla ridistribuzione forzata del patrimonio".
Che cosa farebbe per rilanciare l'immobiliare?
"La casa deve avere una sua appetibilità per i risparmi dei cittadini. Per fare questo occorre eliminare le penalizzazioni che oggi gravano sugli affitti".