"La viticoltura delle Cinque Terre – prosegue Oldoini – rischia di veder compromessa la stagione, specie nella zona di Riomaggiore".
Confagricoltura Liguria richiederà già oggi alla Regione lo stato di calamità naturale, al fine di attivare il fondo di solidarietà nazionale.
Per quello che attiene ai danni strutturali, invece, si utilizzerà lo strumento del Programma regionale di sviluppo rurale come "sostegno" alle imprese danneggiate.
L'ennesimo evento circoscritto, ancorchè di forza inaudita, che ha colpito lo spezzino, secondo Confagricoltura Liguria ripropone la necessità di un ragionamento di sistema che delimiti al massimo le conseguenze di questi sempre più frequenti eventi.
"Un sistema – precisa Oldoini – che parta dalla prevenzione territoriale, con le agevolazioni per l'insediamento nei territori abbandonati di attività agricole, arrivando ad un monitoraggio preventivo efficace, a strumenti assicurativi davvero 'praticabili', ovvero che assicurino a prezzi concorrenziali le produzioni, fino ad una 'cultura della gestione del rischio' da parte delle imprese stesse".
La speranza, di tutti, è che davvero la stagione dei vini delle Cinque Terre non sia davvero "persa".