"Il cammino virtuoso verso la raccolta differenziata e la premialità nei confronti dei cittadini privati come percorso di educazione alla sostenibilità e responsabilità deve poter coinvolgere anche le imprese, che smaltiscono con costi doppi invece di avere sconti, da una parte conferiscono a pagamento a ditte speciali determinate tipologie di rifiuti dall'altra pagano la tassazione." spiega Giuliana Vatteroni, referente sindacale della CNA della Spezia.
"I Comuni continuano a chiedere soldi anche sui rifiuti speciali che le imprese smaltiscono tramite i circuiti di raccolta privata, in maniera ecologicamente corretta e coerente con i principi comunitari.
Di fatto chi svolge un comportamento virtuoso non viene incentivato e talvolta il costo della tariffa cambia a seconda dei confini comunali.
I regolamenti comunali di applicazione del tributo devono pertanto venire incontro alle imprese territoriali al fine di poter svolgere un omologazione più equa delle tariffe, non più variabile da Comune a Comune per domiciliazione aziendale, ed incentivare i comportamenti virtuosi in termini di legalità, di chi paga le tasse e sostiene l'ambiente."